LORENZO OTTANELLI
Cronaca

Valdarno, ritmi d’autore. Opus Magnum magico jazz

Stasera nell’arena del Teatro Garibaldi, Fioravanti e Colonna in concerto. I due virtuosi della batteria e del sax portano alla scoperta di nuove sonorità. .

Ettore Fioravanti e l’Opus Magnum group sul palco a Figline Valdarno

Ettore Fioravanti e l’Opus Magnum group sul palco a Figline Valdarno

Quando la bacchetta tocca il primo piatto è sempre segno di un concerto che comincia. E non ci sono storie che tengano: è un brivido, quello che sale quando la musica entra nel corpo e si fa vita, come un magnete attrae a sé anche chi ne è più lontano. Sarà curiosità, sarà che la musica, come diceva il sociologo Pierre Bourdieu, "non dice nulla e non ha nulla da dire", perché "è la più spirituale delle arti dello spirito". Oppure sarà che un concerto dal vivo sblocca emozioni incomprensibili. E accade ovunque, non solo nei luoghi dell’arte, non solo nelle grandi città.

Sarà Ettore Fioravanti, stasera alle 21,30 a prendere in mano la bacchetta e a dare un colpo al primo piatto per far cominciare la magia grazie all’Opus Magnum Jazz Group. Il suono della batteria, accompagnato a quello del sax di Marco Colonna si farà spazio all’interno dell’arena del Teatro Garibaldi di Figline per uno degli ultimi appuntamenti di Valdarno Jazz, la rassegna che porta i grandi del jazz e della musica internazionale in giro tra le province di Arezzo e Firenze.

Non solo Fioravanti e Colonna, però, perché insieme a loro suoneranno anche Igor Legari al contrabbasso e Andrea Biondi al vibrafono. Uno strumento a percussione, quest’ultimo, molto particolare, che solo da lontano può assomigliare a uno xilofono. E in questa ‘Opus magnum’ il duo Fioravanti-Colonna si apre ad altre sonorità, senza per questo snaturare una certa idea di musica, anzi, è proprio nella condivisione di un certo modo di fare musica che la magia sgorga dagli strumenti, in una sorgente di note particolarissime, eppure mai così varie, tra generi e argomenti.

Perché il gioco qui è creare, anzi liberare le forze creative di ogni componente. Ma anche essere pronti a manipolarle, modificarle, fino a quando non è possibile decostruirle, forse distruggerle, per ricostruire una componente originale. Ed è qui che il jazz fa spazio al rock, alla musica classica e a quella popolare, per finire con suggestioni africane. Perché i generi sono scatole mentali e come tali sono realtà solo nell’immaginario. I biglietti si possono acquistare anche su www.ticketone.it. Valdarno Jazz è un evento realizzato dai comuni di San Giovanni Valdarno, Loro Ciuffenna, Terranuova Bracciolini e Figline Incisa Valdarno, in collaborazione con Music Pool.

Lorenzo Ottanelli