EMANUELE BALDI
Cronaca

Salvini benedice Tomasi (FdI). Stella: "Al centro ci siamo solo noi"

Il leader leghista scioglie le riserve alla Versiliana: "Potrebbe essere un buon governatore". Il coordinatore di Forza Italia piccona il centrosinistra: "Campo largo? E’ la coalizione della decrescita" .

Marco Stella, segretario regionale di Forza Italia in Toscana, è perplesso sulle liste civiche, per lui «solo un travaso di. consensi che abbiamo già»

Marco Stella, segretario regionale di Forza Italia in Toscana, è perplesso sulle liste civiche, per lui «solo un travaso di. consensi che abbiamo già»

"Il centrosinistra sta mettendo su una coalizione da decrescita felice". La ’picconata’ agostana alla costruenda santa alleanza del campo largo – che ha ancora in verità diverse mine da disinnescare prima di ottobre – arriva da Marco Stella, frontman di Forza Italia in Toscana.

Segretario, a destra fa paura una sinistra allargata? "Ma chiediamoci allargata come? C’è dentro di tutto, da Italia Viva ai Cinque Stelle...Questa è la sinistra del no, e io ho una grande paura per la Toscana del futuro se fossero loro a dover vincere alle elezioni".

Ci spieghi. "Come si fa a pensare di governare una regione quando nella tua alleanza c’è chi dice no allo sviluppo di Peretola, ai termovalorizzatori, allo sviluppo delle imprese, al nucleare. Questo non è un centrosinistra, è una coalizione massimalista, comunista e con dentro partiti che non hanno neanche il coraggio di mettere il logo".

Si riferisce a Italia Viva e Avanti? "Certo. Chiedono di non mettere il loro simbolo e loro non hanno neanche un sussulto di dignità. Anzi voglio proprio rivolgermi agli elettori di questi due partiti".

Prego. "Nella scheda elettorale troveranno un solo simbolo di un partito centrista e sarà quello di Forza Italia. Quindi ci pensino bene quando ci sarà da scegliere tra chi è per la Toscana che vuole crescere e chi invece vuole una decrescita felice fatta di assistenzialismo".

Però anche il candidato del centrodestra ha annunciato di voler presentare una lista civica. "Chi ha la responsabilità di guidare una coalizione è giusto che faccia delle scelte. Ogni salto in avanti mina le possibilità di vittoria".

Che già per il centrodestra sulla carta qui in Toscana sono pochine... "Appunto, se continuiamo a girare intorno ai nostri voti non cambierà mai nulla".

Quali sono le sue perplessità quindi? "Secondo me le civiche hanno un senso se vanno a rinforzare una coalizione, se invece ci mettiamo un consigliere comunale che già appartiene a un partito quale voto in più può portarmi? E’ solo un travaso di consensi".

E lei a quali voti punta? "Ai delusi del centrosinistra che non si riconoscono in questa coalizione in cui dentro c’è davvero di tutto e a chi pensa di astenersi".

Una sorta di rivendicazione dei diritti dei partiti. Ora anche il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna ha preso la tessera di Forza Italia... "Una scelta che ci inorgoglisce visto che solo lui e Tomasi di Fratelli d’Italia hanno le tessere tra i partiti di centrodestra che guidano le città capoluogo in Toscana. Un segnale che Forza Italia continua a crescere".

A quanto puntate alle regionali? "L’obiettivo è arrivare al 10%".

Qualcuno dice che l’area riformista del Pd sulla carta è paradossalmente più vicina a Forza Italia che agli alleati pentastellati e di Avs. Cosa ne penso? "Penso che vicini a noi siano le persone di buonsenso. L’approccio di questo centrosinistra è l’opposto di ciò di cui ha bisogno la Toscana".

Ovvero? "Questa regione ha bisogno di impresa e sviluppo, di politiche attive che possano generare ricchezza e sostenere le famiglie in un momento delicato come questo. Politiche attive, non passive. E la sinistra cosa annuncia come prima cosa? Il reddito di cittadinanza, la politica da divano, quella più passiva che esista".

Un tempo si diceva che i pilastri delle campagne elettorali regionali fossero sanità e sicurezza. Aggiungiamo l’emergenza economica? "Certo. Le famiglie stanno rinunciando alle vacanze. Sono nei guai per i mutui alle stelle per l’inflazione, per le bollette sempre più Le risorse regionali e quello che arriva dall’Europa no n devono finire nell’assistenzialismo ma fornire sostegno alla gente a partire dal quoziente familiare. Bisogna generare ricchezza per ripartire".