
Un’altra giornata di pre-consultazioni nel quartier generale Pd. Restano le distanze fra moderati e progressisti. Il portavoce della segreteria dem: "Difendere le conquiste di questi cinque anni e innovare". Verdi, sì a Giani.
Dice Renzi: "La sfida è il futuro, non il passato. Fatto sta che finché la sinistra è divisa, vince Meloni anche se non è capace a governare". Da tempo l’ex premier rottamatore ha riposizionato la sua Italia Viva nell’alveo del centrosinistra, naufragato l’esperimento del Terzo Polo con Calenda. E, naturalmente, il commissario toscano di IV Francesco Bonifazi ha fatto suo il mantra del padre-padrone del partito presentandosi al quartier generale del Pd di via Forlanini per il terzo giro di pre-consultazioni dei dem in vista delle regionali d’autunno (chiuderanno, settimana prossima, Volt e il Centro Democratico di Bruno Tabacci). La via del campo larghissimo quindi passa dalla necessità di "smettere di litigare per costruire davvero un’alternativa", ha ricordato Renzi al Corriere. Quindi è semplice: per non litigare, basta "non imporre veti e unire il fronte moderato a quello progressista", il Bonifazi pensiero affidato ai più stretti collaboratori. Da via Forlanini Bonifazi è uscito incassando l’attestato di "leale collaborazione al governo della regione come alleato", anche quando la stessa Italia Viva "era poco convinta di restare viste le tensioni nell’arco dei 5 anni di legislatura", confessa un alfiere Pd. Ma, senza troppi fronzoli, il cruccio del cantiere dem rimane la ricerca dell’alchimia magica per far coesistere IV e i 5Stelle che da anni si danno battaglia in Parlamento e in ogni consiglio regionale o comunale d’Italia. Troppo importante per il Pd toscano seguire la direttrice tracciata dal Nazareno per ergersi a terra di "laboratorio nazionale" come antipasto delle politiche ’27.
"Le sensazioni sono positive e c’è fiducia. Certo, mettere insieme storie e biografie diverse non è immediato – ammette il portavoce della segreteria Pd Diego Blasi –. L’obiettivo è difendere con le unghie e con i denti le conquiste di questi cinque anni e introdurre elementi di innovazione per aprire una nuova stagione politica. Nei prossimi giorni il Pd farà una proposta alle forze politiche con cui sono avvenuti i confronti". Compreso il M5s, dopo il primo e storico faccia a faccia con la ‘ditta Pd’ a queste latitudini di 48 ore fa.
Intanto Sinistra Italiana continua a smarcarsi picconando sulla ferrea sequenza dei lavori: coalizione, programma, e "solo alla fine" la candidatura condivisa di presidente della Regione. L’asse politico per il segretario regionale Dario Danti, tanto, rimane quello "rossoverde" Pd-Avs-5Stelle. I cui quadri, fatto non banale, sono stati chiamati a raccolta questo sabato a Capannori proprio da SI. Di "incontro molto positivo e disteso col Pd" hanno parlato anche i dirigenti di Europa Verde, che hanno richiesto come desiderata "l’approvazione definitiva entro la fine del Giani I del nuovo Piano del Parco delle Alpi Apuane", fanno sapere i co-portavoce Eros Tetti e Cecilia Bassi. Molto più inclini a un Giani bis rispetto ai ‘compagni’ di Sinistra Italiana, alla "innovazione politica che alla discontinuità".