NICCOLO' GRAMIGNI
Cronaca

Marianna Cellai eletta presidente di Fiesa Confesercenti

L’assemblea della Federazione che rappresenta il settore degli alimentaristi ha eletto la nuova presidenza provinciale

Marianna Cellai, eletta presidente di Fiesa Confesercenti

Marianna Cellai, eletta presidente di Fiesa Confesercenti

Firenze, 13 maggio 2025 - Prosegue con l’assemblea della Fiesa la fase elettiva 2025 di Confesercenti Firenze per il rinnovo delle categorie di rappresentanza del Sistema Confesercenti. Fiesa è la federazione che rappresenta il settore degli alimentaristi, ed è stata designata la nuova Presidenza Provinciale composta da Marianna Cellai, Sabrina Giovannini, Daniele Guerrini, Paolo Saccomanno e Raffaele Viggiani.   Per quanto riguarda la figura del presidente è stato eletta alla guida Marianna Cellai, che succede a Paolo Saccomanno. Marianna Cellai è titolare dello storico negozio “Alimentari Luana” a Grassina. Durante l’assemblea elettiva sono stati oggetto di discussione e confronto i temi che più stanno a cuore alla categoria; la neo eletta presidente Marianna Cellai, nel suo intervento, ha ringraziato i colleghi per la fiducia accordata, e ha delineato le azioni da portare avanti in futuro per lo sviluppo dell’intera categoria. Come Fiesa, nei prossimi mesi, saranno portate avanti delle iniziative che mirano a consolidare il ruolo economico e sociale del settore alimentare, da “Agosto io ci sono” fino alla partecipazione alle varie iniziative di “risparmio alimentare”.

“Desidero ringraziare Paolo Saccomanno per il lavoro svolto alla guida della Fiesa negli anni scorsi; e voglio ringraziare fin da ora il gruppo con cui avrò l’onore di lavorare: per il tempo, le idee a volontà di mettersi in gioco, affinché si riesca a rappresentare Firenze e tutta la sua provincia. Ora e nei prossimi anni abbiamo l’obiettivo di riuscire a cogliere tutte le opportunità che ci presenta lo sviluppo tecnologico e digitale del settore, a partire dai nuovi strumenti di consegna a domicilio e asporto del prodotto. E il compito dell’Associazione è agevolare le imprese in questo percorso, stringendo accordi con i players del settore, facendo capire l’importanza di coniugare tradizione con innovazione. – ha affermato Cellai –. Per i nostri negozi un momento cruciale è stato il periodo del Covid, poiché ha messo in evidenza l’importante ruolo di presidio economico e sociale svolto dalle piccole attività di vicinato del settore alimentare; che sono rimaste aperte per tutta la durata della pandemia.”  

Per le imprese del settore, è necessario proseguire sulla strada intrapresa nella promozione dei prodotti di qualità e del territorio, unico strumento che finisce per garantire la continuità aziendale in un mercato sempre più agguerrito per la presenza di Gdo e Discount a basso prezzo. Resta in piedi, su questo versante, la promozione e il sostegno ai prodotti “Made in Italy” e a Km zero, purché non si parli di filiera corta ma di commercio di vicinato.   “Occorre, inoltre, concentrarsi sulle singole attività di settore, dai panificatori fino alle macellerie per dare risposte sempre più precise ed attinenti alle realtà particolari di imprese food. – prosegue Cellai - In molte attività (macellerie, panetterie, ecc) si assiste ormai da tempo a grandi difficoltà nel ricambio generazionale: non si trovano persone disposte ad accollarsi questa tipologia di impresa e a lavorarci dentro. Urgono sicuramente corsi di formazione ad hoc. E, probabilmente, anche operazioni di comunicazione mirate; ad esempio, anche, sul versante della corretta alimentazione.”

“Altro argomento molto importante è quello relativo al rispetto delle norme sanitarie ed Haccp: superate le contrarietà del passato occorre accelerare sul rispetto delle norme e la formazione sanitaria obbligatoria, magari con qualche costo e amenità burocratica in meno. – ha concluso la presidente Cellai - Su questo versante si ravvisa peraltro, negli ultimi tempi, anche una crescita dei controlli sulle aziende. Un costo su tutti che ancora non si riesce a ridurre o quantomeno a rendere plausibile: quello dei rifiuti speciali degli scarti di lavorazione; un’ennesima gabella del settore, con i soggetti gestori che non vogliono smaltirlo e gli operatori a cui viene praticamente imposto un costo del servizio da aziende monopoliste dello stesso. Come Fiesa Confesercenti, continueremo a lavorare per garantire un sistema che tuteli il commercio locale e di vicinato, la qualità dell’offerta e la vivibilità dei nostri centri”.