ROSSELLA CONTE
Cronaca

Ma gli specialisti servono. Il nuovo sos delle imprese

Ci sono sempre più difficoltà a trovare tecnici e operai con esperienza. Oltre 12mila posti disponibili in provincia, però molti potrebbero restare scoperti.

Ci sono sempre più difficoltà a trovare tecnici e operai con esperienza. Oltre 12mila posti disponibili in provincia, però molti potrebbero restare scoperti.

Ci sono sempre più difficoltà a trovare tecnici e operai con esperienza. Oltre 12mila posti disponibili in provincia, però molti potrebbero restare scoperti.

Operai specializzati, tecnici e docenti: sono le figure più difficili da trovare oggi sul mercato del lavoro. È quanto emerge dall’analisi dell’ufficio studi della Camera di commercio di Firenze sui dati Excelsior-Unioncamere, che ogni mese fotografa i fabbisogni delle imprese italiane. La classifica provinciale è guidata dagli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni, con un indice di difficoltà nella reperibilità che supera il 90%, seguiti dai docenti di scuola secondaria (quasi 90%) e dagli operai delle costruzioni e manutenzioni (84%). In sostanza, quasi nove aziende su dieci che cercano queste figure non riescono a trovarle.

Al quarto posto si collocano gli addetti ai macchinari dell’industria tessile e delle confezioni (72,9%), seguiti da meccanici artigianali, manutentori e riparatori (70,5%) e dagli operai specializzati in installazione e manutenzione di attrezzature elettriche (70,2%). Scendendo nella graduatoria le difficoltà si attenuano ma restano significative: dai conduttori di veicoli a motore (51,4%) agli esercenti delle attività di ristorazione (38,3%). In generale, la ricerca di personale, soprattutto specializzato, resta un percorso a ostacoli per le imprese, con pesanti ricadute sulla capacità di produrre e innovare.

Tra settembre e novembre, in Toscana, oltre 44.000 posti di lavoro rischiano di rimanere scoperti, soprattutto per mancanza di personale qualificato. Il bollettino del sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e ministero del lavoro, stima infatti 91.970 nuove assunzioni in regione, ma il 48,1% dei profili richiesti è di difficile reperimento e cresce la domanda di profili tecnici e specializzati. In provincia di Firenze le opportunità di lavoro passano dalle 5.570 di agosto alle 12.170 di oggi, dato da top ten nazionale. Qui la qualità delle posizioni cresce: il 41,3% delle offerte riguarda tecnici, operai specializzati, conduttori di impianti e macchine, dirigenti. Il nodo resta quello del disallineamento tra formazione e mercato. Una recente indagine dell’Institute of Applied Economic Research ha evidenziato che, se da un lato le Pmi non trovano le figure di cui hanno bisogno, dall’altro i giovani non le disdegnano. Il problema è che c’è bisogno di percorsi formativi mirati.