CARLO CASINI
Cronaca

L’aggressione in strada. Giovani derubano disabile : "Hanno ferito la mia dignità"

Un 42enne in carrozzina è stato accerchiato e scippato di una collanina d’oro in via Toselli ll racconto: "Ho denunciato perché il silenzio alimenta l’impunità, la paura non avrà la meglio".

Un 42enne disabile è stato aggredito e scippato della collana d’oro da dei giovani lunedì in pieno pomeriggio, all’angolo tra via Toselli e via Doni, mentre aspettava il proprio turno fuori da una tabaccheria. La vittima era stata poco prima a fare la spesa in via Galliano, dove probabilmente è stato notato dai delinquenti – verosimilmente stranieri – che lo hanno pedinato per poi assalirlo, approfittando della sua sosta in un punto parzialmente celato da un cantiere condominiale.

"Da cinque anni la mia vita scorre su una carrozzina – spiega Michele, la vittima, che preferisce rimanere anonimo –. Ho imparato a guardare il mondo da un’altezza diversa, a misurare i passi che non faccio più, a riconoscere la fragilità che ci abita. Mi hanno colpito non solo nel corpo, ma nella dignità. Mi sono sentito indifeso, esposto, come se la mia condizione fosse un bersaglio facile da sfruttare. In quell’istante il tempo si è fermato: il cuore che batte troppo veloce, il fiato che si spezza, lo sguardo che cerca invano un riparo. Non era solo la perdita di un oggetto, era la violenza che ti entra dentro, che ti fa sentire nudo davanti all’arroganza degli altri. Eppure, anche così, non voglio tacere. Ho denunciato, perché il silenzio alimenta l’impunità. La paura non diventerà la mia compagna. Non posso più camminare, ma la mia voce arriva lontano: oggi grido che nessuno deve essere ridotto al silenzio, nessuno deve vivere sotto il ricatto della violenza".

"Non si può assistere a questi continui fatti di criminalità, perché tale è, non solo microcriminalità, un’aggressione a una persona con un handicap alle 18 in una via trafficatissima – tuona Simone Gianfaldoni, presidente del Comitato Cittadini attivi San Jacopino –. Per dare una misura del clima che si respira in zona, due settimane fa lo stesso negozio davanti cui era è stato rapinato e quindi si è dotato di apertura dall’interno, come un’oreficeria. Da tempo denunciamo, tra i problemi, anche maranza che imperversano tra Novoli e San Jacopino e non si peritano davanti a niente. Lo hanno aggredito in due, immobilizzato, strappato la catenina e sono fuggiti. Lui ha urlato, la titolare è uscita a soccorrerlo, ha chiamato il 112 e sono arrivati subito i carabinieri, per questo li ringraziamo".

"Il fatto è emblematico – continua –. Non si può assistere a un immobilismo così palese di un governo cittadino e di ogni grado di amministrazione. Spaccate continue, droga, furti. Si deve prendere sul serio la situazione senza ideologie politiche. Le istituzioni si mettano una mano sul cuore. Capiamo che le forze dell’ordine non hanno abbastanza uomini, siamo dalla loro parte: ma noi che dobbiamo fare? Non vogliamo cascare nel fai da te, cui siamo contrari, ma ci dicano cosa fare perché l’esasperazione è alta. Perciò annunciamo un presidio sotto la prefettura l’8 settembre. Vogliamo la sicurezza e tranquillità perse". I carabinieri stanno indagando sul crimine anche grazie alle immagini di videosorveglianza. "Ho appreso della vicenda di Michele. A lui va la mia vicinanza e solidarietà, quello che è successo è un fatto grave. Firenze è da sempre città attenta e solidale, siamo impegnati a lavorare con questo obiettivo", commenta Nicola Paulesu, assessore al Welfare.

Carlo Casini