GABRIELE MANFRIN
Cronaca

La Firenze che non va. Giovane scrive alla sindaca: "Affitti, violenza, strade. Così fuggiamo"

La lettera aperta di uno studente 25enne: "Cambiamo insieme". Dalla difficoltà di trovare casa al lavoro che non c’è, fino alla criminalità. "Spero che le mie critiche aiutino. Noi abbiamo diritto di restare".

Una strada trafficata di Firenze. Il 25enne ha scritto alla sindaca Sara Funaro denunciando, tra le altre cose, i problemi di tante strade (New Press Photo)

Una strada trafficata di Firenze. Il 25enne ha scritto alla sindaca Sara Funaro denunciando, tra le altre cose, i problemi di tante strade (New Press Photo)

Firenze, 10 luglio 2025 – "Firenze sta lentamente diventando invivibile". È da qui che parte Niccolò Berti, 25 anni, studente magistrale di Economia, mentre la vede "scivolare verso degrado, insicurezza e disattenzione". Per questo ha preso carta e penna e ha scritto una lunga lettera aperta alla sindaca Sara Funaro, alla quale si rivolge tramite il nostro giornale. Una lettera vera, piena. Senza le ’grida’ che oggi contraddistinguono sempre più il dibattito social, ma scritta con una lucidità feroce. Vive a Campo di Marte, studia a Novoli, la fidanzata abita lì: ogni giorno attraversa in motorino o coi mezzi. Quando può, allena i bambini alla Sales. Conosce bene la città.

"Le strade sono piene di buche – scrive – un pericolo costante per chi si muove in bicicletta o in motorino. I marciapiedi dissestati rendono difficile camminare, e per chi è disabile spesso è impossibile. Ciò che dovrebbe essere un diritto è diventato un ostacolo quotidiano".

Ma per Niccolò il nodo più serio è la sicurezza. Dopo aver assistito a furti e aggressioni – o anche solo averci fatto l’abitudine – ha deciso di non tacere più. "Ogni giorno si sentono notizie di violenze e stupri, anche in centro. La percezione di insicurezza è diffusa: molte donne, anziani e giovani evitano di uscire dopo una certa ora". Il tono resta rispettoso, ma incalzante. Quando parla di furti e vandalismo, il quadro si fa ancora più cupo. "Auto danneggiate e motorini rubati sono all’ordine del giorno. È possibile che un cittadino debba temere di lasciare casa anche solo per pochi giorni di ferie?".

Poi il trasporto pubblico: "Corse saltate, ritardi, assenza di servizio notturno. Viaggiare è frustrante, aggravato da urla, sporcizia, inciviltà. E nessun controllo". Sul fondo, il 25enne vede una contraddizione: tra le promesse green e quello che vede per strada. "Si parla di ambiente, ma assistiamo all’abbattimento degli alberi. In certi casi sono stati addirittura cementati alla base: per incompetenza, o per farli morire e poi abbatterli senza proteste".

E lo scudo verde? Doveva limitare il traffico inquinante, ma secondo Niccolò colpisce a caso. "Sembra più uno strumento per fare cassa con le multe. I turisti non capiscono neanche cos’è: pensano sia una Ztl". E così il turismo, forza vitale della città, diventa un paradosso.

"Sempre più turisti evitano : per i servizi scadenti, il degrado visibile, e la paura di multe assurde, pensate solo per fare cassa". Tutto si somma. I cantieri aperti insieme paralizzano il traffico. Le persone dormono per strada. I vigili, scrive, "sembrano più impegnati con le multe per divieto di sosta che nella tutela della cittadinanza". Eppure è la terza città italiana per incassi da sanzioni.

"Ma le strade sono sporche, gli argini trascurati, la sicurezza continua a mancare". E poi, la questione più personale: il diritto a restare. Niccolò denuncia studentati di lusso e affitti inaccessibili. "I veri studenti non se li possono permettere. Lo stesso vale per le case di riposo: esclusive, costosissime. È questa la nuova ? Una città dove chi ha redditi normali non trova spazio?".

E i giovani? "I locali chiudono presto, non ci sono spazi pubblici vivi e sicuri. Ci state spingendo ad andarcene. ci parla, ma voi non ci ascoltate". Infine, un ultimo affondo: "Mi auguro che questa lettera, seppur critica, possa essere uno stimolo costruttivo. merita di più. E noi giovani meritiamo di poter continuare ad amarla e viverla".