REDAZIONE FIRENZE

La curva sotto i ferri. Tra Leopolda e stazione interventi al rush finale

Da metà settembre la linea che arriva in Santa Maria Novella sarà riattivata. Ora si sta procedendo alla sostituzione dei 40 metri di binari usurati.

Per rispettare il programma gli operai hanno lavorato anche nella settimana di Ferragosto e con il caldo record

Per rispettare il programma gli operai hanno lavorato anche nella settimana di Ferragosto e con il caldo record

Nel cantiere della tramvia alla curva tra viale Fratelli Rosselli e via Jacopo da Diacceto i lavori vanno avanti a ritmo serrato. Gli operai della ditta De Aloe Costruzioni hanno lavorato anche nella settimana di Ferragosto, così come nei giorni in cui le temperature sono arrivate a livelli record pur di terminare nei tempi previsti la sostituzione di quei binari usurati. E a oggi il cronoprogramma procede velocissimo – nonostante l’approvvigionamento dei materiale, vista la chiusura estiva delle aziende, ha creato non pochi problemi – tanto che il tram potrebbe essere riattivato su quella direttrice anche prima dei tempi previsti (la fine ufficiale dell’intervento è prevista entro la metà di settembre). Il servizio sostitutivo operato dai bus di Autolinee Toscane dalla fermata “Leopolda T1 Porta al Prato” alla fermata “Sostitutivo Alamanni”, dopo le criticità dei primi giorni, ora va avanti in modo preciso e sistematico, grazie anche all’aumento dei pullman deciso da At per far fronte alla numerosa richiesta di pendolari e turisti (con questi ultimi dirottati per l’arrivo e la partenza nell’hub Cascine di piazza Vittorio Veneto). Il cantiere si estende per 40 metri circa e non interessa il traffico veicolare in nessuna delle due direttrici coinvolte.

La curva tra Rosselli e da Diacceto ha avuto problemi fin dal 2010, perché nata come scambio verso il sottopasso di viale Strozzi. Dopo l’approvazione della variante Vacs Lotto I e II, venuta meno la necessità dello scambio, l’ago dello scambio fu saldato al telaio dando vita a una curva dalla geometria particolare, mancante di clotoide (una curva a raggio variabile che modifica la curvatura lungo il suo sviluppo in lunghezza, utilizzata nella realizzazione di linee tranviarie e ferroviarie), cosa che ha influito sull’usura maggiore del binario, senza problemi per la sicurezza: il consumo della massa metallica del binario è maggiore del normale. Dopo svariati interventi temporanei ma mai esaustivi, si è reso necessario risolvere il problema definitivamente.

"L’intervento previsto costituisce certamente un lavoro impegnativo e non di breve durata, ma assolutamente necessario per garantire un viaggio più veloce e confortevole nella percorrenza da e verso il cuore pulsante di Firenze", fa sapere Gest. L’intervento più impattante è di sicuro quello relativo alla rimozione della parte di opere civili presenti che comporta, tra le altre cose, la dismissione del porfido, il taglio dello scambio, la realizzazione della soletta e infine l’installazione delle rotaie secondo la nuova geometria, che prevede la realizzazione giunti in ingresso e in uscita, utili a ridurre l’usura. Ogni elemento stradale, dal porfido alle caditoie, sarà smontato e riposizionato a regola d’arte, ricostituendo lo stato di fatto della curva.

AnPassan