LISA CIARDI
Cronaca

Influenza, scatta la vaccinazione: "Ma non dimentichiamo il Covid"

di Lisa Ciardi FIRENZE Fra pioggia, maltempo e cali di temperature, l’autunno inizia a farsi sentire, portando con sé anche i...

di Lisa Ciardi FIRENZE Fra pioggia, maltempo e cali di temperature, l’autunno inizia a farsi sentire, portando con sé anche i...

di Lisa Ciardi FIRENZE Fra pioggia, maltempo e cali di temperature, l’autunno inizia a farsi sentire, portando con sé anche i...

di Lisa Ciardi

FIRENZE

Fra pioggia, maltempo e cali di temperature, l’autunno inizia a farsi sentire, portando con sé anche i primi casi di raffreddori e influenze. Ma cosa dobbiamo aspettarci per i prossimi mesi? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Elisabetta Alti, vicepresidente dell’Ordine dei Medici di Firenze.

Che tipo di influenza è in arrivo?

"Come sempre, per capire cosa ci aspetta guardiamo con attenzione all’emisfero Sud, che vive stagioni invertite rispetto alle nostre. Ciò che è successo nei mesi scorsi in Australia ci anticipa quali ceppi influenzali saranno più diffusi a breve anche in Italia e quali vaccini risulteranno quindi più efficaci. In base all’osservazione di questi dati, ci aspettiamo per i prossimi mesi una prevalenza del ceppo B dell’influenza".

Cosa significa?

"In Australia le infezioni sono aumentate del 70% e le ospedalizzazioni del 50% rispetto alla stagione precedente. Questo perché il ceppo di tipo B era circolato meno negli anni passati e ha quindi trovato un terreno più fertile. Prevediamo che la dinamica possa ripetersi anche da noi".

Come consigliate di affrontare l’autunno e l’inverno?

"Come sempre invitiamo la popolazione a proteggersi, in particolare nel caso di soggetti fragili. La Regione Toscana ha già diffuso le informazioni sulle persone che, prima di altre, sono invitate a vaccinarsi: chi ha più di 60 anni, le donne in gravidanza, i soggetti fragili di qualsiasi età, gli ospiti delle Rsa, i caregiver e tutto il personale sanitario e sociosanitario".

Qual è invece la situazione relativa al Covid?

"Il Covid non è scomparso, ma sta registrando progressive varianti. Oggi non abbiamo più l’aggressività e la pericolosità dei primi anni, ma non significa che quello attuale sia un virus ‘buono’. Resta un motivo di rischio concreto per fragili, anziani e immunodepressi, ai quali rinnovo quindi l’invito a vaccinarsi".

In caso di febbre, ha ancora senso farsi un tampone per verificare se si ha il covid o l’influenza?

"Ha sicuramente senso per essere consapevoli della propria situazione e diventa molto importante se si hanno problemi di salute o contatti con anziani o fragili. Inoltre adesso esiste un antivirale specifico, che aiuta nella guarigione. In tutti i casi, a fronte di sintomi influenzali, il consiglio resta quello di contattare prontamente il proprio medico di famiglia e di seguire le sue indicazioni".

Quando consiglia di vaccinarsi?

"La Regione ha ufficializzato i tempi di avvio delle vaccinazioni: il 1° ottobre nelle Rsa e il 6 ottobre per tutti gli altri soggetti. Senza assolutamente fretta, consiglio di vaccinarsi molto prima di Natale, in modo da costruirsi per tempo un’opportuna difesa".

Quando prevedete il picco di contagi?

"Già nelle prossime settime vedremo circolare l’influenza, ma la penetrazione arriverà come sempre verso dicembre, con un probabile picco intorno a Natale".