L’incendio, le grida, il fumo che uccide zia e nipote: rogo di Sesto, la ricostruzione

Sarebbe un cortocircuito la causa del tremendo rogo in un terratetto in provincia di Firenze

Sesto Fiorentino (Firenze), 6 marzo 2023 – A chiamare i soccorsi è stata una vicina, che ha sentito le grida. Il fumo aveva già invaso il terratetto di via della Sassaiola a Sesto Fiorentino, nella zona di Quinto Basso.

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Per Luca Faggi, 25 anni, e la zia Francesca Faggi, 51 anni, non c’è stato niente da fare. Sono morti in maniera terribile, inalando il denso fumo sprigionato da un incendio avvenuto nell’appartamento. Rogo che si sarebbe sviluppato al piano terreno. Il fumo è poi salito raggiungendo le camere.

Luca e la zia sono morti nella loro camera. Salva e stabile ma gravissima la nonna di Luca e madre di Francesca, adesso ricoverata all’ospedale di Careggi. Qualcuno ha gridato da dentro la casa satura di fumo. Erano le quattro del mattino, tutti stavano dormendo.

Il fuoco innescato da un probabile cortocircuito, partito forse da una termocoperta sul divano, ha potuto attaccare le suppellettili trasformando quella casa in una trappola mortale.

E ora, fuori dall’abitazione, c’è sconcerto e dolore tra la gente per una famiglia distrutta, i Faggi, molto conosciuta in zona. Gestiscono infatti la Vetreria Faggi, attività storica di Sesto Fiorentino che serve privati e aziende della zona realizzando strutture in vetro di vario tipo. 

Carabinieri e vigili del fuoco, che sono intervenuti insieme al 118 in un’alba drammatica, ricostruiscono la tragedia. Tutto porta a una tragica fatalità, a quel cortocircuito partito appunto dal piano di sotto. Le tre persone coinvolte nell’incendio sono state tutte trovate nelle loro camere. La donna sopravvissuta era a terra, con una pezza davanti alla bocca, come a volersi coprire, a cercare un filtro in quell’aria irrespirabile. Sono stati i vigili del fuoco a trovarla così e ad affidarla al personale sanitario per le cure. 

Luca Faggi era uno studente di ingegneria molto attivo nel volontariato. Dopo la morte del nonno, fondatore della vetreria, aveva deciso di vivere con la nonna e la zia, che era disabile. 

Una persona altruista e benvoluta. A esprimere il dolore di un’intera comunità è il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi: “Una tragedia terribile che ha colpito stanotte la nostra città e che ci lascia senza parole. Un pensiero commosso di condoglianze e di vicinanza ai familiari”.

Stasera alla Pieve di San Martino è prevista una veglia di preghiera per Luca, mentre domani alle 21 un’altra veglia di preghiera nella parrocchia che la famiglia frequentava, Santa Croce a Quinto, guidata dal parroco padre Lazzaro. 

La città si stringe alla famiglia Faggi, tra il dolore per le tragiche morti e l’ansia per la donna in ospedale in prognosi riservata.

Sconcerto e dolore, nessuno riesce a credere a quanto accaduto. “Dovevamo andare insieme in montagna”, dice la fidanzata di Luca tra le lacrime. Una fine assurda quella di Luca e Francesca. “La famiglia Faggi – dice il parroco don Lazzero – era attiva in chiesa e partecipava alla vita della comunità. Si erano occupati della colletta alimentare e di altre opere di carità”.