LISA CIARDI
Cronaca

Il Teatro delle Arti riparte. Groppo in gola per Pedullà

Presto la presentazione di ’A voce alta’. Le condizioni del regista ancora gravi

Presto la presentazione di ’A voce alta’. Le condizioni del regista ancora gravi

Presto la presentazione di ’A voce alta’. Le condizioni del regista ancora gravi

di Lisa Ciardi

L’estate è agli sgoccioli, la stagione teatrale ormai alle porte, ma la comunità di Lastra a Signa (e non solo) è ancora col fiato sospeso per il direttore della Compagnia Teatro Popolare d’Arte e del Teatro delle Arti di Firenze, Gianfranco Pedullà (in foto). Il noto regista è rimasto coinvolto, il 10 luglio scorso, in un drammatico incidente stradale: stava tornando a casa dopo il teatro quando, intorno alle 21, su via Vecchia Pisana, è stato coinvolto nel frontale con una Mini Cooper con due persone a bordo.

Il conducente della Mini, il 37enne Matteo Caruso, è morto sul colpo, mentre è tuttora gravissimo l’amico 43enne che viaggiava con lui. Non va meglio, purtroppo, per Gianfranco Pedullà, che pur non essendo più in pericolo di vita resta a sua volta in condizioni serissime, ricoverato in un centro specializzato.

"Abbiamo ritenuto opportuno aggiornare le tante, tantissime persone, che seguono assiduamente la compagnia e le attività del teatro e che sono legate anche da un rapporto di amicizia, stima e affetto verso il nostro direttore – spiegano dall’associazione Teatro popolare d’arte.-. Molte ci chiedono informazioni o conferme su notizie, in molti casi infondate, che si diffondono periodicamente. In accordo con la famiglia comunichiamo quindi che il direttore artistico Gianfranco Pedullà, in seguito all’incidente, versa in condizioni gravissime. Al momento è ricoverato in un centro specializzato nella speranza di riuscire a migliorare la sua situazione, sulla quale non è possibile fare alcuna previsione. L’assenza di Gianfranco attualmente crea un grande vuoto sia nella comunità di Lastra a Signa sia a livello nazionale, vista la molteplicità dei ruoli che ha sempre rivestito come attore, regista e intellettuale impegnato anche in ambito sociale, come testimonia il riconosciuto progetto del Teatro Carcere".

In questa situazione di dolore e stallo, il team che, ormai da molti anni, lavora con Gianfranco, ha comunque deciso di proseguire il proprio lavoro. "Il Teatro delle Arti ha subito un duro colpo emotivo – spiegano -. Nonostante la difficoltà, collaboratori e collaboratrici, la compagnia, la formazione e amministrazione si stringono intorno al progetto artistico, operativi e fedeli all’impegno di questa comunità libera e responsabile. Da questa ferita nasce la stagione "A voce alta" che presenteremo a breve: una reazione forte e corale, un atto di speranza e un orizzonte in cui ritrovarsi per fare e vivere il teatro. Continuiamo il nostro cammino con la stessa passione che ha animato Gianfranco, ci stringiamo in un abbraccio alla famiglia rispettandone il desiderio di riservatezza in questa fase delicata e auspichiamo di poter avere ancora fra noi il nostro direttore".