
Le auto bianche scioperano contro la concorrenza via App "Confronto per cambiare". Durante lo stop prezzi ’privati’ impazziti.
di Teresa ScarcellaFIRENZEAltro giro, altra corsa. Non ieri però, o almeno non su un taxi, con gli autisti a braccia conserte per tutta la giornata, se non per le prime ore del mattino e per le fasce deboli. Dopo le tensioni di aprile scorso e lo sciopero fantasma finito dritto ’nella stanza’ della prefetta, le cooperative riprovano a fare la voce grossa contro "l’abusivismo dilagante" degli Ncc e la concorrenza di Uber. Soliti motivi, quindi, ma modalità diverse: rispetto a quei giorni infuocati primaverili, quando ad essere invisibili in città erano le auto bianche, più che l’astensione o gli effetti sulla città, ieri i tassisti - dopo l’annuncio delle sigle sindacali Uritaxi, Unica Taxi Cgil, Ugl Taxi, Sitafi, Federtaxi Cisal e Confartigianato Taxi - si sono fatti notare, prima sfilando per le vie, poi con un presidio in piazza Santa Maria Novella. Diverse anche le conseguenze, con file alla stazione decisamente più contenute, nonostante l’adesione registrata si attesterebbe intorno al 95%, stando ai rappresentanti.
Tutto mentre due delegazioni erano impegnate in un confronto con la prefettura e con il Comune, questa volta in separata sede, richieste alla mano che possono sintetizzarsi in controlli più serrati e conseguenti provvedimenti per evitare che gli Ncc facciano servizio di trasporto su piazza, ovvero servizio taxi. "Chiediamo che venga ripristinata la legalità nel settore - spiega Claudio Giudici presidente di Cotafi e Uritaxi - e speriamo che qualcuno si ravveda per la via di Damasco. Perchè non è possibile avere regole che pesano su di noi e vanno a favore delle piattaforme". Ma se sulle richieste c’è una voce comune, sull’esito dell’interlocuzione con le istituzioni le cooperative non sembrano avere la stessa percezione. Poco convinto Giudici, secondo cui "è tutto un rimandare" e non esclude "ulteriori iniziative di lotta"; decisamente più ottimista Milko Signorini, presidente Socota: "L’amministrazione comunale sta andando avanti con le azioni annunciate - è il commento post incontro - siamo sulla strada produttiva, ci saranno altri aggiornamenti più avanti. Nel frattempo non ci saranno altri scioperi".
Che all’interno del settore ci siano anime diverse si intuisce dalla scelta di Uil di non aderire allo sciopero di ieri, proprio alla luce del confronto in corso e delle tensioni privamerili, e prima ancora si intuiva dalla collaborazione che il consorzio ItTaxi Firenze ha stretto l’anno scorso con il ’nemico’, ovvero Uber. Per la cronaca, ieri andare da piazza Beccaria alla stazione SMN, con Uber, costava più del solito "a causa della domanda elevata" si leggeva nell’app. Giusto per fare qualche esempio: poco dopo le 15 erano 53 euro con auto black, 74 con un van e tra i 21 e i 26 euro con un taxi, salvo poi uno sconto del 50% attivato nel corso del pomeriggio.
Il nodo da sciogliere è proprio questo, su un servizio su piazza ma pur sempre prenotato tramite app. Ma su questo il Comune può farci poco. Quello che può fare, e che farà, è mettere mano al regolamento, inasprire i controlli in Ztl e quindi stringere sulle liste bianche. "Abbiamo condiviso il lavoro che stiamo portando avanti assieme all’assessore Jacopo Vicini - spiega l’assessore Andrea Giorgio dopo l’incontro con i tassisti -. Siamo il primo grande Comune in Italia a regolamentare le navette turistiche in città, vogliamo utilizzare le tecnologie e i dati per migliorare i controlli. Abbiamo anche spiegato il percorso che porterá alle modifiche del regolamento degli Ncc, quindi le varie tappe a partire dal primo incontro che abbiamo fatto con le attività di Noleggio con conducente lo scorso 10 luglio. Abbiamo anche fatto il punto sui controlli che la Municipale sta mettendo in campo: per noi il rispetto delle regole e della legalità riguardano il lavoro di tutte le categorie; non facciamo sconti a nessuno, né alle golf car, né agli Ncc, né agli stessi taxi nei casi in cui venga riscontrato un mancato rispetto delle regole".