
I bus notturni sono richiesti soprattutto dai frequentatori della movida e dai lavoratori notturni e della ristorazione
FIRENZE Gli autobus di notte? Piacciono, tanto che Palazzo Vecchio è pronto a mettere mano al portafoglio. Lo dicono i numeri dell’ultimo mese, ovvero da quando è stato attivato il servizio, che parlano di un incremento del 13% dei biglietti. Numeri che sono in linea con la vocazione della città: turistica, universitaria, tendenzialmente viva, anche se più piccola rispetto ad altre metropoli dove i notturni sono già una realtà consolidata. È dall’11 giugno scorso, da quando è stata lanciata la campagna ’C vediamo in centro’, che le quattro linee C1, C2, C3 e C4, che attraversano il centro storico, rimangono in giro fino a mezzanotte, anziché fino alle 20, con una frequenza di 15 minuti circa. Una manovra strategica che ha come obiettivo quello di avere una città, partendo dal suo cuore, più vivibile e soprattutto percorribile con i mezzi pubblici. Il trasporto notturno, infatti, tocca le zone più frequentate e collega il centro con alcuni dei principali parcheggi che, nelle ore serali, hanno un prezzo calmierato a 1 euro l’ora, dalle 18 alle 24 durante la settimana e fino alle 2 nel weekend.
Il successo dell’iniziativa è fotografato dai dati, dicevamo prima. In questo mese Autolinee Toscane ha registrato un +13% di tap sulle linee C (il C4 è quello più utilizzato), ovvero di pagamenti effettuati sul bus con carta contactless, che in numeri sono 60mila biglietti in più, senza contare quelli cartacei, gli abbonamenti e quelli acquistati tramite app. Considerando anche questi, la cifra potrebbe addirittura raddoppiare. Numeri in controtendenza: il periodo estivo registra solitamente un fisiologico calo degli utenti, perché durante la bella stagione le persone preferiscono muoversi in bici, in motorino, a piedi, poi banalmente le scuole sono chiuse e ci sono le ferie di mezzo.
Da qui la deduzione che i notturni abbiano gonfiato i dati. E questo potrebbe tradursi in un ulteriore stimolo ad ampliare il servizio notturno a tutta la città, come già annunciato a giugno dalla sindaca Sara Funaro, in un’intervista in occasione del bilancio di primo anno di mandato, e dall’assessore Andrea Giorgio nelle scorse settimane. "Il progetto è sperimentale, ma questi dati ci convincono che la scelta di investire sul trasporto pubblico notturno dà risposte vere alla città, per chi lavora e chi vuole viverla di notte" ribadisce Giorgio. Alla luce di ciò, il Comune è più determinato ad estenderlo e a lavorare con AT in tal senso. Ma, ovviamente, servono soldi e personale. "Investiremo 3/4 milioni per il servizio notturno" spiega l’assessore. Difficile fare una previsione, ma si punta al 2026 e l’estate, per antonomasia la stagione delle ore piccole, potrebbe essere il giusto trampolino.
Te.Sca.