ROSSELLA CONTE
Cronaca

I sommersi di Gavinana. Negozianti già in crisi: "Resistere è impossibile"

Gli interventi per la nuova tratta di Sirio, Libertà-Bagno a Ripoli, fanno paura. I lavori hanno stravolto la viabilità, murato i negozi e ridotto i parcheggi. .

Sia i residenti che i commercianti in questi mesi stanno affrontando numerosi sacrifici

Sia i residenti che i commercianti in questi mesi stanno affrontando numerosi sacrifici

di Rossella Conte FIRENZE Il quartiere di Gavinana soffoca sotto i lavori della tramvia. I cantieri hanno stravolto la viabilità, murato i negozi, ridotto gli spazi di passaggio, eliminato posti auto e moltiplicato il caos del traffico. Per chi vive e lavora lungo viale Giannotti la quotidianità è diventata una corsa a ostacoli, mentre le attività commerciali registrano cali pesanti e temono di non riuscire a resistere ancora a lungo. Le promesse di sgravi fiscali o riduzioni sulla tari, almeno per ora, stando a quello che dicono i negozianti, non si sono tradotte in nulla di concreto. Intanto bar, pasticcerie, agenzie e botteghe vedono i clienti sparire e il fatturato crollare.

"Siamo praticamente murati vivi – racconta Cinzia Lanini, titolare del Bar Il Giglio Rosso –. Il traffico è stato deviato e da qui non passa più nessuno. Rispetto a prima lavoriamo la metà, siamo a meno cinquanta per cento. Ci tengono in piedi solo gli uffici vicini, che non devono nemmeno attraversare la strada, e qualche cliente affezionato che sta cercando di sostenerci. Ma non so fino a quando potremo reggere. Si parlava almeno di una riduzione della tari, invece non è arrivato niente".

Lo stesso clima di preoccupazione si respira in altre attività storiche di viale Giannotti. "Tra i commercianti c’è grande allarme, molti sono in crisi – spiega Marco Ristori, titolare dell’omonima agenzia immobiliare –. Il passaggio è fermo, non c’è più movimento. Noi nell’immobiliare abbiamo avuto un mese in cui siamo andati un po’ a rilento ma il mercato regge, per chi lavora con il pubblico è un disastro. Certo, questa resta una zona appetibile, ma dire se in futuro, a tramvia finita, gli immobili varranno di più non è affatto scontato e nessuno ha la certezza: dipenderà da molte variabili. Nel frattempo, però, chi ha un negozio rischia seriamente di chiudere".

Non va meglio alla Pasticceria Cosi di piazza Gavinana. "Siamo a meno trenta per cento – sottolinea il titolare Massimo De Grazia –. Un’attività come la mia ha dodici dipendenti: con questi numeri dovrei mandarne via almeno due. Per evitarlo sto aprendo un nuovo locale a Ponte a Niccheri, in via Chiantigiana, dove abbiamo rilevato lo storico bar tabacchi Anna e Roberto. Sarà la seconda Pasticceria Cosi, apriremo dai primi di novembre. Ma qui su viale Giannotti il passaggio è ridotto al minimo e, sugli sgravi fiscali, ancora niente".

Durissimo anche il bilancio di Massimiliano Lecci titolare del Caffè Giannotti: "Siamo a meno cinquanta per cento. I lavori vanno avanti ma le attività a poco a poco stanno morendo, e chi dice il contrario non dice la verità. Si parla di sgravi fiscali, ma di che cosa? Qui fra poco si chiude tutti. Ogni giorno perdo cinquecento euro, e con questi numeri non abbiamo margini. Le briciole che ci promettono non bastano a compensare".

Il quadro che emerge è quello di un quartiere che si sente abbandonato. Mentre i cantieri avanzano, la vita economica di Gavinana si svuota. I commercianti chiedono risposte rapide, perché il tempo stringe: per chi è già in perdita, attendere l’inaugurazione della nuova linea potrebbe non essere un’opzione praticabile. E dunque il timore, neanche tanto campato in aria, è che anche a gavinana si possano rivivere gli stessi problemi di piazza San Marco e di via Cavour. La linea per Bagno a Ripoli sarà pronta solo alla fine del prossimo anno, ma fino ad allora come faranno le attività a non soccombere? Per questo si chiede un intervento urgente da parte del Comune.