CARLO CASINI
Cronaca

Firenze? Scettica e delusa. "Basta fare solo promesse, servono pulizia e regole. Ridateci le nostre botteghe"

Tra i fiorentini serpeggia anche disillusione: "Serve un’inversione di rotta vera". Il sentimento tradito: "E’ tutto pensato per i turisti, ormai gli stranieri siamo noi"

Elezioni comunali a Firenze

Elezioni comunali a Firenze

Firenze, 29 maggio 2024 – Bombardati di santini e messaggi da chi non senti dall’asilo per chiedere una preferenza. Ma quanto sono permeabili i fiorentini a questa campagna elettorale martellante? Hanno le idee chiare su chi voteranno? E quali sono le priorità che dovrebbe mettere in agenda il futuro sindaco? Lo abbiamo chiesto a chi Firenze la vive ogni giorno.

“Non sto seguendo, tanto so già chi voterò – afferma Emanuela Cecchi, ortolana – Cosa chiedo al futuro sindaco? Cura delle strade (pulizia e buche); e più spazi per i bambini soprattutto in centro: parchi, ludoteche. E aree cani".

“Sono stanca, sempre i soliti discorsi, sempre peggio. – dice Silvia Maurri – Priorità? Traffico, gestione dei lavori della tramvia, regolamentazione del flusso turistico, ora è una barbarie. Poi tutelare le attività tradizionali, sta sparendo la nostra appartenenza. E anche cose piccole: non ci sono più cestini, i parcheggi, gli escrementi dei cani, le fontane rotte".

“Male dell’amministrazione Nardella non posso dire: la città la vedo pulita, certo è congestionata, ma per i lavori della tramvia che è stata una buona idea – è l’opinione di Alda Galli – Il problema sicurezza invece è grosso e non è solo a Firenze, alcuni ragazzini oggi viaggiano con i coltelli, ai nostri tempi era impensabile".

“Non ho le idee chiare su chi voterò – spiega il barman Alessandro Paoletti – Le priorità sono sempre le solite: traffico, per esempio in zona Porta a Prato ci sono frequenti ingorghi; pulizia; sicurezza: alle Cascine c’è da aver paura".

“Seguo poco perché, per esperienza, dicono sempre ’cambieremo’ e invece non cambia nulla, anzi peggiora. Sono sfiduciata: vede com’è ridotta Firenze? – chiede Lena Biagini – Hanno svenduto tutto: noi del centro siamo confinati in Ztl mentre gli stranieri fanno quello che vogliono, macchine di turisti dapertutto. I vigili dove sono? La sera poi non usciamo più per la paura".

"Come migliorare la città? Amandola. Non voterò qui perché ho la residenza a Campi ma vorrei rendessero Firenze ai fiorentini – dice l’ambulante Valeria Rapisardi, ’emigrata fuori comune –. Si sta scappando tutti fuori. Non sono contro l’amministrazione perché mi rendo conto che fare il sindaco è il mestiere più difficile di tutti. Però con i fast food, al posto di botteghe e trattorie, si perdono le nostre tradizioni. Un uovo al tegamino 30 euro? Questi non siamo noi. Mia figlia torna da lavoro la notte a Campo di Marte e ho sempre timore per lei. Non sono per i manganelli ma passaggio dei vigili la sera sì... A Londra ci sentivamo tranquille, a Firenze che è come un rione londinese non ci si riesce".

Carlo Casini