
Il traffico ieri ha picchiato soprattutto su via Bronzino e viale Talenti, bloccando anche il quadrante nord ovest della città
La città ieri si è fermata in quello che, forse, è stato il giorno più buio della mobilità fiorentina da gennaio a oggi. Traffico ovunque, caldo feroce, cittadini bloccati per ore tra i clacson e il cemento. Dall’alba all’ora di pranzo (con una piccola pausa), Firenze è sembrata ingovernabile: una distesa di auto roventi, intrappolate in uno schema che non ha tenuto. Il punto di rottura è arrivato dal Ponte all’Indiano, dove il restringimento per i lavori di sostituzione delle barriere di sicurezza ha fatto saltare l’intero equilibrio del sistema. E qui se i lavori vengono realizzati anche in notturna (su due turni) con un terzo turno in diurna, i restringimenti per motivi di sicurezza non possono essere rimossi. E così migliaia di mezzi, nel tentativo di aggirare l’ostacolo, hanno preso d’assalto il Ponte alla Vittoria, spostando il caos verso il Quartiere 4.
Mentre la testa avanzava a rilento verso il centro la coda del serpentone di auto si è allungata in piazza Gaddi, via Sansovino, via Bronzino, piazza Pier Vettori. Il risultato: dall’uscita della Fipili per chi puntava il centro fino a Porta al Prato tempi di percorrenza almeno triplicati. Alle 10.30 di ieri per percorrere il tratto da viale Talenti a via Bronzino le auto ci hanno impiegato 25 minuti. A peggiorare le cose ci hanno pensato tre tamponamenti avvenuti tra A1 e A11 tra le 8 e le 10. In molti hanno tentati così di uscire dall’autostrada puntando al cuore di Firenze per togliersi dall’ingorgo. E sono finiti dalla padella nella brace. Le auto costrette a deviare hanno ingolfato ogni strada utile, risalendo come acqua di piena fino a Porta al Prato e alla svolta per via Toselli. Solo dopo quel punto, verso Novoli, la situazione si è alleggerita. I viali interni hanno retto meglio ma su Google Maps l’intera zona ovest della città era segnata in rosso vivo, come una ferita aperta, sanguinante. Ma a soffrire è stata anche Novoli. Un caso su tutti: al Palazzo di Giustizia alcune udienze sono state addirittura rinviate per il mancato arrivo in aula di testimoni e avvocati.
Sull’autostrada da Sesto a Firenze Nord la coda è stata continua, con tratti a passo d’uomo visto che il ponte all’Indiano, orfano di un tratto di carreggiata in entrambi i sensi di marcia, non è riuscito a digerire il traffico verso Scandicci. A completare la tempesta perfetta ci ha pensato il gran caldo. Si sono registrati rallentamenti anche nella zona sud: libera l’uscita dal viadotto Marco Polo, ma rallentamenti per chi da Bagno a Ripoli o dall’uscita di Firenze Sud puntava piazza Beccaria. I tassisti hanno raccontano di corse impazzite, raddoppiate nei tempi e nei costi. Nessuno è riuscito a prevedere il tragitto migliore, perché anche le vie secondarie – quelle che un tempo erano le scorciatoie dei fiorentini – si sono intasate in pochi minuti. La zona di piazza Pier Vettori è diventata uno dei simboli del cortocircuito. Bloccata su ogni lato: dalla Pisana, da via del Ponte Sospeso, da via Bronzino. Nessuna via di fuga.
Purtroppo i disagi sembrano essere solo all’inizio: Il restringimento dell’Indiano, un intervento obbligato e non derogabile per motivi di pubblica sicurezza secondo Palazzo Vecchio, durerà settimane. Gli altri cantieri pure. Intanto quello in via Bolognese, diventato la bestia nera dei pendolari del Mugello, dall’8 luglio, dovrebbe arrivare all’ultima fase. La strada sarà chiusa in due tratti (eccetto mezzi di soccorso). Publiacqua garantisce che si tratta delle fasi finali dell’intervento di sostituzione della rete idrica che termineranno il 10 settembre. I lavori sono articolati in due fasi a partire dall’8 luglio. Pensiano intanto alla prima: l’8 luglio si parte con il cantiere nel tratto a monte dell’incrocio con via Salviati che quindi non sarà raggiungibile da nord. Dalla mezzanotte dll’8 luglio via Bolognese sarà chiusa tra via Salviati e il numero civico 269/A. Il tratto successivo di via Bolognese (fino al civico 168/F) diventerà a senso unico verso via Bolognese Nuova. Nell’area dell’incrocio via Bolognese-via Salviati scatterà un restringimento di carreggiata. Da venerdì 4 luglio i mezzi diretti verso Careggi e il centro potranno percorrere via Bolognese e poi svoltare in via dei Massoni e proseguire in via di Careggi; per la direttrice in uscita città invece l’itinerario sarà via di Careggi-piazza Meyer-via del Terzollina-via di Capornia-via della Docciola per poi rientrare in via Bolognese all’altezza di Pian di San Bartolo.
Gabriele Manfrin