LISA CIARDI
Cronaca

Al Meyer i bambini di Gaza. Feriti da guerra e malattie. Dodicenne vittima delle bombe

La visita del presidente Eugenio Giani: "La Toscana allarga le proprie braccia e il proprio cuore". La missione umanitaria del Governo. Sono arrivati nella notte a Pisa insieme ai familiari. .

La visita del presidente Eugenio Giani: "La Toscana allarga le proprie braccia e il proprio cuore". La missione umanitaria del Governo. Sono arrivati nella notte a Pisa insieme ai familiari. .

La visita del presidente Eugenio Giani: "La Toscana allarga le proprie braccia e il proprio cuore". La missione umanitaria del Governo. Sono arrivati nella notte a Pisa insieme ai familiari. .

Si sono lasciati alle spalle il buio di Gaza, per essere abbracciati dalla notte accogliente di Firenze. Tre, fra bambini e adolescenti, sono arrivati mercoledì sera all’ospedale pediatrico Meyer, accompagnati da genitori, fratelli e sorelle. Una di loro, dodici anni, ha riportato un politrauma dopo un bombardamento: presenta fratture multiple e un trauma da compressione. Ha affrontato il viaggio insieme al fratello. Una diciassettenne, arrivata insieme ai genitori e a due sorelle, dovrà essere curata per un’insufficienza renale. Il terzo piccolo ha quattro anni e una grave malattia ematica autoimmune.

L’arrivo è stato possibile nell’ambito di un programma di assistenza umanitaria del governo italiano, grazie alla Cross e alla Prefettura di Firenze. Nei giorni scorsi, dall’aeroporto di Pisa, erano partiti tre aerei C130 della 46ª Aerobrigata dell’Aeronautica Militare con destinazione la città di Elat in Israele per una nuova missione MedEvac (Medical Evacuation) finalizzata al trasferimento in Italia di pazienti pediatrici con i loro accompagnatori. La missione, coordinata dal Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, è gestita dalla Centrale Cross (Centrale remota di soccorso sanitario) di Pistoia. Nel team sanitario, anche un medico e un infermiere dell’Aou Meyer Irccs: Simone Pancani coordinatore delle attività umanitarie e di Protezione civile e Luca Vannucchi in servizio al Dea del pediatrico fiorentino.

Ad attendere i pazienti fuoriusciti da Gaza, come sempre, c’erano gli operatori dei servizi sociali e un mediatore linguistico messo a disposizione dalla Fondazione Meyer per agevolare la comunicazione con i medici. Anche l’accoglienza è stata garantita grazie al sostegno della Fondazione Meyer.

Ieri pomeriggio, il presidente della Regione Eugenio Giani ha raggiunto il Meyer proprio per fare visita ai bambini e alle famiglie. "La Toscana, come sempre, è pronta ad allargare le proprie braccia e il proprio cuore, mettendo a disposizione le proprie eccellenze sanitarie e garantire cure adeguate a chi non le può ricevere nel proprio Paese – ha commentato Giani –. Offriamo una speranza a chi soffre ed è meno fortunato e lo facciamo non solo in occasione di guerre o gravi emergenze, investendo nella cooperazione internazionale, ad esempio per far crescere i sistemi sanitari di altre nazioni, ispirati dai principi di equità, accesso universale e lotta alle disuguaglianze".

"Siamo orgogliosi di fare la nostra parte – ha commentato il presidente del Consiglio regionale toscano, Antonio Mazzeo -. Ancora una volta, la Toscana dimostra di essere terra di accoglienza, capace di trasformare i valori della pace e della solidarietà in azioni concrete: aprire le porte degli ospedali, garantire cure, mettere in campo competenze e dedizione. Il viaggio di questi bambini è stato reso possibile da una nuova missione del dipartimento nazionale della Protezione civile, coordinata dalla Cross di Pistoia. A tutti loro va la nostra più sincera gratitudine". Sempre in Toscana, altri due bambini sono stati accolti all’ospedale del Cuore di Massa e uno al Cisanello di Pisa.