
Le sterpaglie ricoprono il pozzo, il piazzale e anche la copia della scultura di Staccioli ’La Mezzaluna’. La torre deve essere messa in sicurezza ma non ci sono i fondi. Nel 2014 ci fu la visita di Margherita Hack . .
Fino a pochi anni fa chi voleva andare a godersi lo spettacolo delle stelle cadenti o semplicemente osservare con un telescopio i vari pianeti, c’era la possibilità di andare fino all’osservatrorio astronomico di Torre di Luciana a San Casciano, dove grazie a un gruppo di astronomi che mettevano a disposizione le loro apparecchiature, era possibile scrutare l’universo. Oggi questo non è possibile, perché la Torre avrebbe bisogno di un accurato restauro per far sì che chi usufruisce della struttura possa essere in totale sicurezza.
L’erba alta sta ricoprendo la superficie esterna, il pozzo, il piazzale, ma anche la copia della scultura di Mauro Staccioli ’La Mezzaluna’, sta sparendo tra la sterpaglia. Tutta l’area è di proprietà dell’ex cementificio di Testi, e a suo tempo negli anni ’90 quando il cementificio era della Società Sacci, la Torre fu affidata al Comune di San Casciano e all’Università di Siena che ne fece un osservatorio astronomico. In tale periodo un gruppo di astrofili della zona cominciò a frequentare l’osservatorio con una collaborazione tra docenti e studenti. Dal 2003 la concessione della Torre è rimasta al Comune che ha stipulato una convenzione per le attività astronomiche con l’Associazione Osservatorio Torre di Luciana, formato da un gruppo di astrofili. Quassù si recò anche l’astronoma Margherita Hack a giugno 2014, accolta con entusiasmo.
A lei in seguito è stata dedicata la via che porta dalla località San Fabiano, alla Torre di Luciana. E oggi? Abbiamo chiesto ad Andrea Matteini, in pratica il custode della Torre perché non si organizzano più eventi: "Dietro a tutto ciò ci sono problemi consistenti - spiega - per mettere in sicurezza i locali, i costi sono onerosi. Purtroppo siamo completamente arenati e sinceramente non sappiamo che fine faremo". Oltre alla torre un altro problema è la strada sterrata per arrivare all’Osservatrorio, quasi impraticabile se non con un fuori strada. Chissà se a Luciana potremmo tornare a osservare le stelle.