PAOLO GUIDOTTI
Cronaca

È salvo l’organo settecentesco: "Una vittoria dopo 20 anni d’attesa"

Lo strumento era abbandonato nella pieve romanica di Faltona e rischiava di essere mangiato dai tarli. La svolta dopo una lunga battaglia. La docente di musica: "Adesso tornerà a suonare come una volta".

Marilisa Cantini, docente di musica ora in pensione, si è battuta. per salvare l’organo Foto Bernardo Baluganti)

Marilisa Cantini, docente di musica ora in pensione, si è battuta. per salvare l’organo Foto Bernardo Baluganti)

Oggi pomeriggio un antico organo settecentesco tornerà a far sentire la propria voce. E a rendere più bello l’interno del santuario del SS. Crocifisso a Borgo San Lorenzo. Una storia che non è soltanto una vicenda d’arte e di musica, ma è una storia di caparbietà e di costanza incredibile nell’impegno a raccogliere fondi affinché l’obiettivo si realizzasse. Perché sono oltre 20 anni che Marilisa Cantini, docente di musica alla scuola media borghigiana, ora in pensione, si è innamorata di quell’antico strumento. Era nella pieve romanica di Faltona, chiusa ormai da molti anni. E destinato a essere mangiato dai tarli.

Cantini coinvolse il parroco di allora, don Giancarlo Corti e fu deciso che l’organo dovesse essere trasferito e restaurato. E’ curioso: di recente, nell’archivio parrocchiale è stato ritrovato un documento di una visita pastorale fatta dall’arcivescovo di Firenze nel 1933, il Cardinale Elia Dalla Costa, nella parrocchia di Faltona. Nella sua lettera a conclusione della visita il cardinale notava le pessime condizioni dell’organo e dava disposizioni affinché venisse risistemato e spostato in un luogo più idoneo. Così è stato, e molto merito lo ha la professoressa Cantini che ha promosso una miriade di iniziative per favorire la raccolta di fondi. Ora è raggiante, perché l’obiettivo è raggiunto: "Qualcuno ha scritto, ‘l’organo della Marilisa’, e la battuta mi ha fatto piacere. Ma non è così, io sono stata uno strumento, insieme a tantissimi altri. Determinante anche l’apporto della parrocchia, e del resto l’organo è di proprietà della parrocchia borghigiana". Anche don Luciano Marchetti, pievano di Borgo è felice: "E’ una grande emozione, un traguardo finalmente raggiunto, dopo tutti questi anni di attesa. Un bel traguardo raggiunto grazie alla costanza e alla perseveranza di chi ha guidato questa cordata".

Cantini lo confessa: "Tante volte ha rischiato di prevalere lo scoraggiamento, ma c’è sempre stato un motore interno che mi ha spinto, e il motore interno si chiama Provvidenza, questo progetto credo sia stato benedetto dal cielo, ne ho avuto tantissime prove". Stasera, alle 16, la festa di inaugurazione al santuario del SS. Crocifisso, con i discorsi di ringraziamento, la presentazione dei lavori, il primo concerto, naturalmente eseguito da Marilisa Cantini, e infine un brindisi. L’organo Stefanini dopo tanti anni riprende così a suonare. E anche questa è stata una sorpresa grande: "Il risultato si è potuto appurare a lavoro finito. Finché l’organo non era risistemato interamente – dice Cantini - non si poteva conoscerne la qualità; e la sorpresa di tutti è stata l’altissima qualità del timbro. Lo stesso maestro organaro Riccardo Lorenzini che ha eseguito il lavoro, è rimasto sbalordito dalla resa dello strumento".