FABRIZIO MORVIDUCCI
Cronaca

Cassano a Castelpulci. Appello della presidente: "Magistrati, non burocrati"

Giornata celebrativa nella scuola per giudici guidata per anni da Valerio Onida. Campanello d’allarme per i numerosi abbandoni dal ruolo dopo il tirocinio.

Margherita Cassano, fiorentina, primo presidente donna della Cassazione, andrà a riposo martedì prossimo. Al suo posto il plenum straordinario del Csm ha designato Pasquale D’Ascola alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella

Margherita Cassano, fiorentina, primo presidente donna della Cassazione, andrà a riposo martedì prossimo. Al suo posto il plenum straordinario del Csm ha designato Pasquale D’Ascola alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella

Giornata di celebrazioni alla Scuola superiore Magistratura a Castelpulci. Un’aula del centro di formazione per Magistrati è stata intitolata al primo presidente della scuola, Valerio Onida, "Protagonista nella formazione della cultura giuridica della Repubblica", come ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Onida si è adoperato affinché l’offerta formativa della Scuola realizzasse quelle garanzie di autonomia e indipendenza riconosciute all’ordine giudiziario, consapevole della centralità della formazione culturale e giuridica dei magistrati, per la tutela del corretto funzionamento della giurisdizione".

Alla cerimonia era presente anche Margherita Cassano, primo presidente della Cassazione; le subentrerà Pasquale D’Ascola designato dal plenum straordinario del Csm, presieduto proprio dal presidente Mattarella. "Sto cessando il mio incarico di primo presidente – ha detto Cassano – da martedì prossimo sarò una felice pensionata, anche se il lavoro sicuramente mi mancherà". Nell’occasione, la presidente Cassano ha voluto anche lanciare un campanello d’allarme ai suoi colleghi. "Sto cogliendo all’interno della magistratura – ha detto – può darsi che sbagli, segnali di grandissimo disagio, di grande criticità, e tendenze a interpretare in maniera sempre più impiegatizia il proprio ruolo". Una crisi vocazionale difficile anche da governare. "Un numero crescente di giovani studenti – ha concluso Cassano – che hanno già superato il concorso in magistratura, che è particolarmente impegnativo, al termine del tirocinio lasciano per transitare ad altre professioni. È un dato oggettivo, i numeri parlano da sé, le cause possono essere molteplici, però è un campanello di allarme su cui noi tutti quanti come comunità ci dobbiamo interrogare perché è il segno di una crisi che, se non affrontata tempestivamente, rischia di portare ad una deriva burocratica della magistratura che sarebbe proprio la negazione dell’insegnamento del professor Onida, e questa deriva burocratica non può essere accettata".

Valerio Onida, mancato nel 2022 è stato tra i promotori dell’apertura della scuola a Scandicci, tanto che anche sul territorio ha intrecciato rapporti e collaborazioni che sono ancora in piedi.

Fabrizio Morviducci