
Forza Italia: "Manca la convenzione con gli altri Comuni del Comprensorio"
Sul giudice di pace il duello non è finito. Anche se, ricorrendo ad una cooperativa, la giunta Giglioli ha trovato il personale per far ripartire il servizio a settembre con apertura al pubblico nei giorni di martedì e giovedì, dalle 9 alle 14, e nei primi e quarti venerdì del mese in occasione delle udienze penali, con la garanzia di assistenza per tutta la loro durata. Forza Italia parla di "soluzione tampone" riguardo l’affidamento dei servizi amministrativi a una cooperativa per 100 ore mensili, fino a dicembre. Tutto grazie a un appalto da circa 20mila euro. Il contratto con la coooperativa che ha sede a Lucca prevede la possibilità di una proroga tecnica per un massimo di sei mesi, in attesa dell’attivazione di una nuova gara pubblica, garantendo così la continuità di un presidio giudiziario essenziale per il territorio.
"Ma il vero nodo resta irrisolto: manca ancora una convenzione stabile con gli altri Comuni del comprensorio ( Santa Croce, Castelfranco e Montopoli) - dicono Paolo vallini, Elia Brotini e Michele Altini – che dovrebbero contribuire ai costi. Durante l’ultimo consiglio comunale, il sindaco Giglioli si è difeso affermando che “non amministra giustizia”. Eppure fu proprio il Comune, nel 2012, a deliberare il mantenimento dell’ufficio, impegnandosi a garantirne il personale". "Da allora, però, si è proceduto per inerzia e improvvisazione, fino all’inevitabile collasso – aggiungono gli esponenti azzurri –. A smuovere le acque sono stati più i professionisti e i cittadini (con appelli e raccolte firme) che l’amministrazione, incapace di programmare con serietà. Quella annunciata come una ripartenza è in realtà l’ennesima pezza messa all’ultimo secondo. Ad ottobre si deciderà se il servizio potrà proseguire fino alla primavera o chiudere per sempre. San Miniato non ha vinto nulla. Ha solo evitato, per ora, l’ennesima sconfitta". Il caso, dunque, per Forza Italia, è tutt’altro che risolto.
Carlo Baroni