REDAZIONE FIRENZE

Campo largo, tutti a tavola dal Pd. Foto di gruppo? Il M5s: "No grazie". Giani e alleati, programma da calibrare

Sintesi affidata a un gruppo ristretto di lavoro. Il contratto tra i dem e i 5Stelle "è solo un contributo come tanti". Altolà di Avs e contiani ai centristi: "No a simboli col nome del candidato". E il governatore: "Fatelo anche voi".

Sintesi affidata a un gruppo ristretto di lavoro. Il contratto tra i dem e i 5Stelle "è solo un contributo come tanti". Altolà di Avs e contiani ai centristi: "No a simboli col nome del candidato". E il governatore: "Fatelo anche voi".

Sintesi affidata a un gruppo ristretto di lavoro. Il contratto tra i dem e i 5Stelle "è solo un contributo come tanti". Altolà di Avs e contiani ai centristi: "No a simboli col nome del candidato". E il governatore: "Fatelo anche voi".

di Francesco Ingardia

Qualsiasi grandangolo avrebbe faticato a immortalare le sedici teste del primo storico conclave del campo largo toscano. Neanche col ritocchino via Photoshop, il commissario di Italia Viva Bonifazi monitorava l’assise dal Giappone. E invece no, "nessuna foto e nessuna ripresa per le tv", ordina la delegazione del M5s guidata da Irene Galletti. Meglio l’atmosfera carbonara. In via Forlanini il segretario Pd Fossi ha accolto con la vice, Stefania Lio, il quartetto Danti-Zaratti-Falchi-Noferi, la renziana Saccardi, il trio di Avanti Eligi-Del Ciondolo-Lorenzini, più due ’esterni’ in ascolto: Lastri e Siliani di Scelta Civica Ecologista.

E poi c’era lui, Eugenio Giani, il (ri)candidato presidente. "Incontro molto positivo - assicura - che ha consentito alle forze del campo largo di mettere a fuoco temi che un gruppo di lavoro, affiancato a me, sintetizzerà in un documento programmatico da depositare assieme alle liste entro il 12 settembre". Non si parte da zero, coalizione e programma poggiano sul primo partito, il Pd, per quanto il contratto bilaterale firmato dai dem col Movimento rappresenti solo "un contributo come tanti altri, nessuno può vantare uno ius primae noctis su nessun tema", la reprimenda da sinistra alla fuga in avanti di Fossi con Galletti e di Giani con Taverna.

Ci saranno da limare con l’accetta posizionamenti distanti. Tra contrari e favorevoli al Masterplan di Peretola, al raddoppio ferroviario della Firenze-Pisa figlio del Galilei come "porta d’accesso" della Toscana, alla revisione del piano rifiuti, alla sanità pubblica e territoriale degli ’ospedalini’, alla Multiutility rivista nella governance, i cui servizi essenziali come l’acqua (da rendere al 100% pubblica a colpi di miliardi) gestiti con società in house. La triade Pd, Avs e 5s è allineata. I centristi? "Robe da non credere", sussurrano. Meglio sulle misure a tema lavoro. Tanto il reddito di cittadinanza regionale "resta un’integrazione" all’assegno di inclusione di Giorgia Meloni. Fossi festeggia con un “buona la prima“: "È stato un momento di confronto molto bello con un afflato ed un forte comune sentire che non mi sorprende".

Eppure qualche fibrillazione c’è stata tra alleati. Non sul merito di un programma che i partiti, in serie, ricordavano l’urgenza di trattamento nell’era del Giani sì/Giani no. "Ieri soltanto aria fritta - la sintesi brutale e trasversale, da sinistra verso il centro -. Se ne riparla a metà della prossima settimana. Finché non si procede punto su punto ognuno pianterà le sue bandierine ideologiche". No, le scaramucce hanno riguardato la forma della coalizione, non la sostanza. Giani, serafico, "presume quattro liste". Dato che la quarta gamba ricomprende in un listone unico Italia Viva, +Europa, Socialisti e Repubblicani: “Avanti con Giani presidente (a caratteri cubitali) - La Casa dei Riformisti“.

Delle due l’una, l’affondo tentato dal tandem Avs e 5Stelle, col Pd mero osservatore: no al nome di Giani nei simboli dei partiti. O tutti o nessuno. Anche perché il listone "ormai è più politico che civico", segnalano. Il governatore coglie l’attimo, invitando Avs a inserire se stesso nel simbolo che abbraccia Bonelli e Fratoianni. Risposta? Niet, "stiamo già raccogliendo le firme". Alla fine la scritta “Giani presidente“ apparirà solo nel medaglione del polo laico. Del resto Avanti lo diceva quando in inverno "Avs chiedeva le primarie, i 5Stelle la discontinuità e il Pd si fermava al percorso partecipativo, no?".