
L’assessore uscente alla Sanità Simone Bezzini
Ormai a quasi fine mandato, la Toscana fa i conti sulla sua sanità territoriale e presenta i risultati raggiunti tra Pnrr e servizi. Secondo il quadro stilato dal presidente Eugenio Giani e dall’assessore Simone Bezzini, sono 70 le case di comunità già operative e certificate secondo gli standard: la rete cresce grazie alla riconversione di case della salute, poliambulatori e distretti, a cui si aggiungeranno le strutture finanziate con il Pnrr. Sul fronte delle cure intermedie, la Toscana conta 800 posti letto attivi e 16 ospedali di comunità già adeguati agli standard. Risultati significativi anche per l’assistenza domiciliare: l’11,92% degli over 65 è seguito a casa dai servizi territoriali, superando già il target nazionale del 10% previsto entro il 2026. Avviata a settembre 2024, la sperimentazione dello psicologo di base ha preso in carico oltre 750 utenti in 20 sedi diffuse. La Toscana si conferma inoltre ai vertici nazionali nelle cure palliative secondo i dati Agenas: le sedi sono salite a 30, con oltre 11 mila persone assistite e 206 posti letto in hospice. Raggiunto con tre anni di anticipo il target imposto dal Pnrr. Nel 2024 i pazienti accolti sono cresciuti del 10% rispetto all’anno precedente.
La Regione ha investito ulteriori 7,7 milioni di euro per potenziare i servizi e rafforzare la collaborazione con il terzo settore. Infine, la Toscana è stata tra le prime regioni ad attivare il numero unico europeo 116117 per la continuità assistenziale e le cure non urgenti: dal lancio ad agosto sono state gestite oltre 674 mila chiamate, con tempi di risposta medi inferiori al minuto. "Costruire un sistema sanitario territoriale in grado di offrire una rete capillare fatta di case e ospedali di comunità è la sfida della prossima legislatura, senza aggravi per i cittadini", ha dichiarato il presidente Giani.
Per Bezzini "il rafforzamento dell’assistenza territoriale rappresenta un investimento strategico per garantire cure più vicine alle persone e un servizio sanitario più moderno ed equo". Critica la capogruppo Lega Elena Meini: "Scoprono l’importanza della sanità territoriale solo a ridosso delle elezioni: coi cittadini alle prese con attese e carenze di personale, mi chiedo dove troveranno medici e infermieri per rendere operativi i presidi promessi".
Manuela Plastina