
La presentazione del piano industriale della Multiutility (Foto Marco Mori/New Press Photo)
Firenze, 7 luglio 2025 – Nessun aumento di capitale, niente quotazione in borsa, ma due miliardi e mezzo di investimenti in cinque anni con la sostenibilità al centro del progetto. Sono i numeri della Multiutility toscana, illustrati durante la presentazione del piano industriale approvato dai consigli di amministrazione di Alia ed Estra.
Questi i principali obiettivi: oltre il +300% di materie rigenerate immesse sul mercato, +757.000 Mwh di energia verde prodotta, -30% di emissioni di Co2 dai mezzi aziendali grazie alla digitalizzazione entro il 2029. Il piano, nel dettaglio, prevede sul fronte dell'energia 1,1 miliardi per lo sviluppo di fonti rinnovabili, con la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici e impegno sul fronte smart cities (con oltre 25.000 nuovi punti luce previsti e 2.900 telecamere di videosorveglianza); 900 milioni per il settore acqua, destinati al rafforzamento delle reti idriche, la resilienza climatica e la depurazione avanzata con la realizzazione di nuovi impianti per la rimozione di sostanze inquinanti dalle acque potabili, tra cui i Pfas.
Infine 500 milioni per modernizzare il ciclo dei rifiuti, aumentare l'autosufficienza impiantistica, spingere sulla raccolta differenziata con l'estensione del cassonetto intelligente e con l'introduzione di sistemi di misurazione puntuali per il passaggio alla tariffa corrispettiva (Taric).
"Questo è un piano industriale che prevede una crescita endogena, quindi tutta fondata sulla capacità di crescere delle singole componenti che oggi sono questa vasta famiglia di cui Alia-Plures è capofila - spiega il presidente Lorenzo Perra -. Non prevede degli aumenti di capitale, prevede integralmente la capacità di finanziamento degli investimenti attraverso i flussi di cassa propri e attraverso il ricorso al debito come è stato fatto anche nel passato".
Dalla nascita della Multiutility nel 2022 il valore (Equity Value) è passato nel giro di tre anni da 1 a 1,2 miliardi e potrà crescere da 1,2 a 1,8 miliardi di euro, con un Ebitda pro forma previsto in aumento da circa 400 a 658 milioni. Il debito aumenterà di circa 900 milioni, ma, hanno rassicurato i vertici delle due società, grazie all'aumento del margine operativo lordo, la sostenibilità sarà migliore.