
ll castello di Montebenichi a Bucine (Ar), in vendita a 3,2 milioni di euro
Firenze, 1 settembre 2025 – La Toscana continua a essere calamita per gli investitori stranieri del settore immobiliare di lusso. Secondo i dati raccolti da Gate-away.com, portale dedicato agli acquirenti internazionali, nei primi otto mesi del 2025 la domanda di immobili tra 1 e 3 milioni di euro si conferma in crescita, con un valore medio delle richieste pari a 1,73 milioni di euro (+4,5% rispetto al 2024).
Chi compra: Usa in testa
A guidare la classifica ci sono gli Stati Uniti, con il 28,4% delle richieste. Seguono Germania (5,73%), Regno Unito (5,7%) e Svizzera (4,3%). Non mancano anche gli italiani (14,3%), che inviano richieste durante soggiorni temporanei nel Paese, e un crescente interesse da Canada e Spagna.
Ville e casali i più richiesti
Il sogno toscano si conferma legato al fascino delle ville (34%) e dei casolari (25%), ma non mancano richieste per case di campagna (7,4%) e appartamenti (5,7%).
Gli acquirenti cercano in larga parte immobili già restaurati o pronti all’uso (81,6%), con grandi metrature – oltre 120 metri quadrati nel 99% dei casi – e almeno 4-5 camere da letto.
Dove si compra: Firenze regina, ma crescono Argentario e Lunigiana
La provincia di Firenze guida le richieste con il 24,6%, seguita da Siena (20,3%) e Lucca (19,8%). Grosseto (10,5%), Arezzo (7,6%) e Livorno (6,4%) confermano l’appeal delle zone costiere e della Maremma. Fra i comuni, in testa Firenze (8,8%), seguita da Lucca (6%), Pietrasanta (3,1%) e Camaiore (2,9%). Crescono Montepulciano (+37,5% sul 2024) e l’Argentario (+18,1%), mentre esplode l’interesse per la Lunigiana (+83%), che intercetta chi cerca un lusso più discreto e autentico.
L’esperto: “Si cercano esclusività e qualità della vita”
“Il mercato immobiliare di lusso in Toscana non è trainato solo dal prestigio delle location più note, ma da un’idea di investimento che coniuga esclusività e qualità della vita”, commenta Simone Rossi, cofondatore di Gate-away.com. “Accanto a mete storiche come Chianti e Versilia, stanno emergendo nuove aree che attraggono chi desidera privacy e autenticità, senza rinunciare al collegamento con i grandi poli culturali”.