Ora è psicosi per le condizioni dei ponti. La situazione in Toscana, Umbria e La Spezia

E' partita la "caccia" alle strutture progettate da Morandi. Ma il problema è la manutenzione: ecco cosa si fa per prevenire altri disastri

Una recente prova di carico sul ponte Vespucci a Firenze (foto Moggi/New Press Photo)

Una recente prova di carico sul ponte Vespucci a Firenze (foto Moggi/New Press Photo)

Firenze, 17 agosto 2018 - Dopo il disastro di Genova è caccia ai ponti progettati da Riccardo Morandi, che sembrano spuntare come funghi in tutta Italia. E non fa eccezione la Toscana, dove di ponti Morandi ce ne sono diversi (due a Firenze, uno a San Miniato). Ma il problema non è tanto questo: è che l'Italia, per la sua morfologia, è un Paese strapieno di ponti, molti datati e soprattutto spesso sottoposti a scarsa manutenzione.

Ma cosa si sta facendo nelle varie realtà per verificare che un'altra tragedia come quella genovese non possa replicarsi altrove?

Firenze sono in particolare due i ponti sotto controllo già da mesi, come abbiamo spesso raccontato sulle nostre pagine. Si tratta di ponte Vespucci e ponte San Niccolò. Ma Firenze ha molte decine di ponti e il Comune rassicura spiegando che un software tiene tutto sotto controllo (vai all'articolo: clicca qui).

E in questi giorni d'estate molti vacanzieri e lavoratori che percorrono ogni giorno la bretella Lucca-Viareggio si pongono tante domande, visto che un buon tratto della bretella, sopra l'abitato di Massarosa, è costituito da altissimi viadotti. Il presidente della Salt (Società autostrada ligure-toscana) Fabrizio Larini rassicura: "E' tutto a posto, non c'è pericolo" (vai all'articolo: clicca qui). Questa invece la situazione in provincia di Pistoia (vai all'articolo: clicca qui) e in provincia di Prato (vai all'articolo: clicca qui).

E' nuovo di zecca invece il ponte di Petriolo, che collega Siena alla costa della Maremma. Qui lo scorso anno si è abbattuto il vecchio viadotto per farne uno nuovo (vai all'articolo: clicca qui). Nella zona di Arezzo invece è la E45 più che l'autostrada del Sole a tenere banco (vai all'articolo: clicca qui).

Livorno è annunciato per il 6 settembre un vertice in Prefettura per avviare la ricognizione su ponti e viadotti della vasta provincia livornese.

Alla Spezia, scossa più di altre città per il disastro di Genova a causa della vicinanza e del coinvolgimento di spezzini nella tragedia perché si trovavano a passare di lì nei momenti del crollo, c'è una mappa dei ponti sotto controllo: ecco qual è (vai all'articolo: clicca qui).

Ma non sono solo le grandi strutture a essere monitorate: ci sono anche passerelle o ponticini che comunque potrebbero rappresentare un pericolo, se non costantemente tenute sotto controllo. E' il caso della passerella Giorgini di Castiglione della Pescaia (vai all'articolo: clicca qui), transennata il giorno dopo il disastro ligure. E a Massa si chiede di tenere sotto controllo il ponte di viale Trieste (vai all'articolo: clicca qui).

Un'altra regione ricca di viadotti (e qualcuno davvero impressionante) è l'Umbria: ecco come si sta affrontando la questione ponti (vai all'articolo: clicca qui).

(a cura di Luca Boldrini)