Dopo la tragedia di Genova. Ponti sotto osservazione

Via ai lavori. Si parte dalla Passerella

Prato, il ponte pedonale della Passerella

Prato, il ponte pedonale della Passerella

Prato, 17 agosto 2018 - Ci sono  ponti vecchi e delicati che vanno tenuti sempre sotto controllo e poi i cavalcavia, chiamati nel corso degli anni a sostenere una mole di traffico sempre più elevata. La tragedia di Genova rilancia anche a Prato il tema dell’attenzione sulle condizioni di salute delle nostre infrastrutture: da quelle in cemento armato che hanno superato i 50 anni d’eta ai cavalcavia di Cafaggio e Iolo, dove i tir sfrecciano a pochi metri dalle abitazioni. Fino ai viadotti, tutti abbastanza recenti, ma tenuti comunque sotto osservazione. Dopo il crollo di Ponte Morandi, anche il Comune di Prato è pronto a intensificare gli interventi di manutenzione. Proprio qualche mese fa erano stati pianificati i lavori di restauro al ponte della Passerella, che partiranno in questi giorni.

«La passerella è una delle opere più vecchie presenti a Prato, faremo un intervento di restauro strutturale, i lavori partiranno lunedì 27 agosto e andranno avanti per qualche mese», spiega l’assessore all’urbanistica Valerio Barberis. A entrare nel dettaglio dell’intervento è l’assessore alla mobilità Filippo Alessi: «Verranno sostituiti i parapetti, che sono considerati precari e che erano stati rafforzati con dei tubi innocenti. Per farlo dovremo posizionare i ponteggi nell’alveo del fiume».

Ci sono poi i ponti sul Bisenzio, che vengono monitorati periodicamente, almeno una volta all’anno. Osservato speciale il Ponte della Vittoria, che presenta profonde crepe sotto alle arcate. «Già lo scorso anno ci erano arrivate alcune segnalazioni», dice Alessi. «E’ uno dei punti storici più complessi e viene tenuto costantemente sotto controllo. Ogni anno il bilancio prevede 150mila euro da destinare alle opere di manutenzione».

Ma dopo il crollo di Ponte Morandi è probabile che le azioni di controllo diventino ancora più massiccia. «I dirigenti comunali si attivano sempre di fronte a queste tragedie. Un po’ come accadde dopo il drammatico incidente alle Cascine di Firenze, quando un albero caduto a terra stroncò la vita di due persone. Da quel momento anche noi abbiamo intensificato i controlli per evitare crolli improvvisi».

Altro punto da monitorare è il ponte Valli a San Paolo. «Lo scorso anno abbiamo sostituito i giunti», spiega l’assessore che poi si sofferma sui viadotti e i cavalcavia, in modo particolare quello della Firenze-Mare che passa sia dalla ciclabile Alfredo Binda a Iolo che da via Argine del Fosso, dove uno anno fa erano caduti alcuni pezzi di cemento: «Dopo i sopralluoghi vennero effettuati interventi, l’intonaco può cadere per effetto di vibrazioni. Si tratta comunque di strutture che vengono monitorate costantemente. Mentre i viadotti della zona sono tutti abbastanza recenti e vengono ritenuti poco sensibili».

Alessi si concede una riflessione finale: «Il problema delle manutenzioni, anche quelle straordinarie, è che non sono mai risolutive del tutto. E’ sempre meglio sostituire o rifare da zero. Per questo, anche se i comitati la ritengono un’opera inutile, noi siamo favorevoli alla realizzazione della terza corsia sull’A11. In questo modo, come interventi di compensazione, verrebbero rifatte tutte le opere principali della tratta: ponti, viadotti, sottovia e cavalcavia».

Alessandro Pistolesi