Occhi puntati sul ponte di Petriolo. Nuovo viadotto aperto un anno fa

Il tratto che unisce Siena al mare ha sostituito il vecchio cavalcavia

I lavori sul ponte di Petriolo prima dell’apertura del viadotto

I lavori sul ponte di Petriolo prima dell’apertura del viadotto

Siena, 17 agosto 2018 - Il ponte che avvicina Siena alla costa maremmana ha compiuto da pochi giorni un anno. Il ponte di Petriolo, lingua d’asfalto sospesa nel vuoto per 800 metri, è ancora un neonato, ma dopo i fatti di Genova ha anche lui gli occhi puntati addosso. Inaugurato il primo agosto del 2017, il ponte che ha sostituito il vecchio viadotto, sovrasta il fiume Farma e in pratica funge anche da confine tra le province di Siena e Grosseto: un’opera ingegneristica che si era resa necessaria per la sostituzione del vecchio ponte – poi smontato – che è stato portato a quattro corsie (come da progetto del lotto della tratta Grosseto Siena della E79).

Per arrivare da Siena al mare della Maremma quindi da un anno a questa parte si impiega meno tempo, visto che con il viadotto del Petriolo, ovvero l’opera più importante e simbolo dei lavori di adeguamento della Grosseto-Siena, la città del Palio è più vicina alla costa. Pendolari, ma anche turisti e tanti senesi che da giugno ad agosto lo percorrono settimanalmente per andare al mare: il ponte del Petriolo è transitato ogni giorno da centinaia di automobilisti, soprattutto durante i week end estivi.

Alto circa 100 metri, il ponte «domina» la riserva naturale del Farma e le terme del Petriolo, collegando le due province ed i Comuni di Monticiano e Civitella Paganico. Il vecchio ponte del Petriolo è stato smontato l’estate scorsa, dopo che era stato costruito negli anni ‘60. Un po’ come il ponte Morandi, anche il ponte del Petriolo fu «tirato su» durante gli anni del boom economico ed inaugurato nel 1971. All’epoca era uno dei viadotti più alti d’Europa, ed una delle più ardite costruzioni di quei tempi.

Dopo 47 anni insomma il vecchio viadotto è andato in pensione, ed al suo posto c’è un gemello più spazioso (con quattro corsie invece di due) realizzato in acciaio, 770 metri di lunghezza e poggia su 10 pile alte fino a 100 metri.

Si tratta indubbiamente di un’importante opera di ingegneria. E’ strategica, ma da oggi sarà sotto stretto controllo come tanti altri viadotti in Italia.

Andrea Capitani