
Il cardinale Lojudice ha accolto i ragazzi a Roma alla messa di benvenuto. L’accoglienza sul territorio, da Siena ai 1200 pellegrini ospitati a Colle Val d’Elsa.
Prosegue il Giubileo dei Giovani di Siena e Montepulciano a Roma. I giovani in questi giorni hanno partecipato alla catechesi tenuta dal cardinale Augusto Paolo Lojudice nella parrocchia dell’Ascensione al Quarticciolo. Subito dopo hanno preso parte alla messa di benvenuto a piazza San Pietro. Ieri i ragazzi in tutta la città di Roma hanno fatto una vera e propria esperienza di prossimità, in realtà che si dedicano agli ultimi e ai più fragili. "Nessuno di voi è venuto qui per fare una passeggiata – ha detto il cardinale Lojudice a Roma nell’omelia della messa di apertura del Giubileo dei giovani delle due Diocesi di Siena a e Montepulciano –, si tratta di un modo e di un’esperienza, che ci farà sentire il valore, l’importanza, l’impegno ed anche del peso di essere Chiesa".
Grande anche il movimento e la partecipazione delle migliaia di giovani che stanno vivendo il Giubileo nel nostro territorio prima di arrivare a Roma. Martedì sera a Colle di Val d’Elsa piazza Arnolfo era piena di giovani da tutto il mondo. Forte è stato l’abbraccio della comunità valdelsana che ha accolto, insieme al cardinale Lojudice, 1200 pellegrini. "Dobbiamo impegnarci come hanno fatto questi giovani all’inizio di questa esperienza giubilare – continua Lojudice – questi giovani vivono insieme nelle diocesi sorelle, ma anche in mezzo a tantissimi altri giovani che ci sono e che stanno arrivando. Il Regno di Dio sta a noi saperlo indicare a chi ci sta vicino, ai quali siamo chiamati a farci prossimi. Dobbiamo essere innesti della potenza di Dio e la parola del Signore che si proclama nell’oggi". E ancora: "Non vorrei che fosse uno slogan quello di pensare ai bambini che muoiono per la violenza e per la guerra – conclude il cardinale –, ma vorrei fosse la preoccupazione di ognuno di noi. Qualcosa dipende da ognuno di noi e quel qualcosa non può essere disatteso per nessun motivo. Qualcosa possiamo fare tutti e quel ‘qualcosa’ non può mancare dall’impegno quotidiano nel pensare, nell’agire, nel relazionarsi e nell’essere solidali, ma anche guardare oltre la punta del nostro naso. Che tutto ciò sia l’intenzione profonda, vera e chiara di questo Giubileo".
Domani alle 9.30, insieme ad altri sacerdoti, il cardinale confesserà i ragazzi e alle 11,30 celebrerà la Messa nella parrocchia dell’Ascensione. Alle 17 guiderà la Via Crucis dei giovani delle diocesi toscane alla chiesa di SS.Giovanni e Paolo a Roma (nel parco dei Padri Passionisti). Mentre sabato 2, alle 10, Lojudice presiederà la Messa conclusiva nella parrocchia dell’Ascensione e poi sarà a Tor Vergata con i ragazzi per la veglia con Papa Leone XIV.