TOMMASO CARMIGNANI
Cosa Fare

Natura selvaggia e incontaminata, nessun servizio disponibile: benvenuti a Montecristo

Calendario strettissimo, ma un'escursione vale più di mille racconti

Le perle nascoste dell'Arcipelago Toscano. Dalla Gorgona a Montecristo, come visitarle

E' probabilmente l'isola più selvaggia e incontaminata dell'Arcipelago Toscano, talmente protetta che è perfino vietato farci il bagno. Sperare di prenotare una visita, poi, è praticamente impossibile, ma per i pochi fortunati che ci sono riusciti, l'esperienza sull'isola di Montecristo è un qualcosa da raccontare ai nipoti. 

Si tratta probabilmente di uno degli ambienti più importanti per la tutela della biodiversità dell’Arcipelago Toscano e del Mar Tirreno, ma la sua fragilità richiede specifiche regole di comportamento e modalità organizzative gestite dall’Ente Parco, in accordo con il Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Follonica che presidiano il territorio.

L'isola risulta inserita anche nella Riserva della Biosfera “Isole di Toscana” nell’ambito del Programma Mab dell’UNESCO, nonché nel Santuario Internazionale per la protezione dei Mammiferi Marini Pelagos.

Come visitare l'isola di Montecristo

L’accesso è severamente regolamentato a terra e a mare. Non si può fare il bagno ed è vietatissimo prelevare alcuna specie vegetale o animale, nè tantomeno materiale di interesse geologico. In altre parole, non si può portare via neanche un sasso. L'accesso è vietato ai minori di 12 anni, non si possono portare animali e non sono presenti servizi di nessun tipo. Le visite guidate sono autorizzate fino ad a un numero massimo consentito. I periodi di fruizione sono compresi tra il 1° marzo e il 15 aprile e tra il 15 maggio e il 31 ottobre, con esclusione del periodo 16 aprile-14 maggio per motivi di tutela dell’avifauna migratoria.

Il calendario delle visite per il 2025 prevede 23 giornate (ciascuna per 75 posti) per un totale di 1725 persone (prenotazione e pagamento on-line). Di queste 21 prevedono la partenza dal porto di Piombino (Livorno) con scalo a Porto Azzurro (isola d’Elba) e 2 da Porto Santo Stefano (Grosseto) con scalo a Giglio Porto.

I costi sono agevolati per i residenti nell'Arcipelago, ma la brutta notizia è che per il 2025 non ci sono più posti disponibili. Se ne riparla quindi l'anno prossimo. 

Continua a leggere questo articolo