
Fino a poco tempo fa il parco di Lignano ospitava varie specie di anamali come cervi, capre, mufloni e daini
Una petizione all’indirizzo del Comune e un incontro pubblico per chiedere il ripristino dei recinti faunistici che fino a poco tempo fa hanno ospitato le specie autoctone del territorio, ma anche la manutenzione e la messa in sicurezza dei sentieri. Un intervento di riqualificazione e rilancio di tutta l’area di Lignano e del parco di Rigutinelli. Per farlo è nata l’associazione "Uniti per Lignano": un’alleanza civica per il recupero del parco alle porte della città da sempre meta di escursioni, trek, pic nic e giornate all’area aperta con tutta la famiglia. Un parco che ha sempre ospitato cervi, daini, capre, mufloni, oltre a oche, galline e anatre, ma che si è pian piano spopolato di tutti i suoi animali fino a lasciare i recinti e le casette di legno nel bosco praticamente vuoti. Tra i motivi anche varie incursioni dei lupi. Così lo scorso 20 agosto si è costituita l’associazione "Uniti per Lignano", con l’obiettivo di promuovere recupero, ripristino e implementazione di Rigutinelli e dell’intero Parco di Lignano, un patrimonio ambientale e sociale che per decenni ha rappresentato una delle ricchezze del territorio. Presidente e promotrice l’avvocato Sonia Rosini, rigutinese doc da anni impegnata in iniziative sociali e Vicepresidente del comitato "Emergenza lupo – Arezzo". L’associazione per il rilancio di Lignano vuole mettere in comunicazione cittadini, istituzioni, realtà associative e operatori economici, per restituire vita a un’area di alto valore ecologico e strategico. "L’abbandono a cui è stato destinato il Parco di Lignano non è più tollerabile: parliamo di un polmone verde fondamentale per la biodiversità e di un presidio sociale per i centri abitati che ne costellano le pendici. Vogliamo un parco curato, fruibile, educativo, a beneficio di cittadini, turisti e studenti", dice Rosini. Tra le priorità, il ripristino dei recinti con gli animali secondo criteri di benessere e valenza didattica, la manutenzione e sicurezza della rete dei sentieri, con adeguata segnaletica delle specie arboree, poi il recupero delle infrastrutture e dei servizi, aree attrezzate, spazi di sosta e punti informativi, da sempre utilizzati dagli aretini. Per promuovere il progetto l’associazione ha in programma una petizione indirizzata al Comune titolare della gestione dell’area, per sollecitare interventi urgenti e un tavolo operativo permanente. Temi da affrontare durante un incontro aperto a tutti in programma domani alle 21 al Cas di Rigutino