GAIA PAPI
Cronaca

IN BREVE

1Al San Donato la rimozione di un tumore al rene non significa più asportare l’intero organo. Filippo Annino (nella foto),...

1Al San Donato la rimozione di un tumore al rene non significa più asportare l’intero organo. Filippo Annino (nella foto),...

1Al San Donato la rimozione di un tumore al rene non significa più asportare l’intero organo. Filippo Annino (nella foto),...

1Al San Donato la rimozione di un tumore al rene non significa più asportare l’intero organo. Filippo Annino (nella foto), direttore di urologia, guida un team che privilegia interventi conservativi, salvaguardando la parte sana del rene quando possibile. La chirurgia conservativa, supportata dalla robotica e dall’ecografo intraoperatorio donati dal Calcit, permette di preservare la funzionalità renale, evitando dialisi e migliorando qualità e aspettativa di vita.

Recenti interventi complessi, come la rimozione di una massa di oltre 5 cm in un rene a ferro di cavallo, hanno dimostrato la capacità del team di affrontare tumori voluminosi o profondi, anche in pazienti con un solo rene, molti dei quali provenienti da fuori regione. La sinergia con la radiologia interventistica garantisce interventi sicuri anche in caso di sanguinamenti post-operatori.

La squadra multidisciplinare, che include oncologi, anestesisti, chirurghi generali e vascolari, radiologi e cardiologi, affronta anche tumori avanzati con trombi nella vena cava. La chirurgia mini-invasiva riduce degenza, perdite di sangue e complicanze, accelerando il recupero.

L’esperienza di Arezzo è riconosciuta a livello internazionale: negli ultimi due anni Annino e la dottoressa Saba Khorrami hanno operato in diretta a congressi nazionali e internazionali, mostrando tecniche avanzate di chirurgia conservativa con ecografia intraoperatoria per salvare il rene anche nei tumori più difficili.