LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Tomasi, via alla lista col rebus sindaci. Noi Moderati chiama Tanti : "Non mi candido, resto in Comune"

La vicesindaco declina la proposta dei vertici del partito, Casucci resta al primo posto. Corsa alle firme

La vicesindaco declina la proposta dei vertici del partito, Casucci resta al primo posto. Corsa alle firme

La vicesindaco declina la proposta dei vertici del partito, Casucci resta al primo posto. Corsa alle firme

"C’è condivisione con le altre forze politiche della necessità di abbracciare una lista civica e altri mondi che possono darci una mano. C’è la volontà che sia una lista realmente civica che si aggiunga al valore dei partiti e questo è importante. Proviamo a presentarci in tutti i collegi, la raccolta delle firme non è facile, avevamo solo un mese e fino alla fine di agosto le persone naturalmente erano in vacanza in ferie. È molto difficile e c’è il tentativo di provare a farlo in tutti i collegi. Speriamo di riuscirci". Così il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Alessandro Tomasi, prova a sgomberare il campo - almeno per un giorno - dal "tormentone" che dal pranzo di domenica con i vertici dei partiti della coalizione, gira nei ranghi del centrodestra. E per quanto riguarda le questioni aretine, tiene in ballo il nome di Filippo Vagnoli, sindaco di Bibbiena, che Tomasi ha scelto come numero uno della sua lista. Ma pure quello del sindaco di Monterchi Alfredo Romanelli, pronto a correre per la Regione sotto le insegne di "È Ora!" Sta proprio qui il "nodo" e ancora non è chiaro se sia stato sciolto del tutto: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Noi Moderati hanno chiesto al candidato presidente di "depennare" dalla lista i nomi degli eletti (sindaci, assessori, consiglieri) e di chi ha in tasca una tessera di partito. Questione di opportunità, se "lista civica deve essere", è il ragionamento nel centrodestra, ma pure per evitare un possibile spostamento di voti. Di qui la necessità di raccogliere consensi su confini più larghi e di assegnare a ciascuna forza in campo il proprio compito, senza sovrapposizioni. Su questo il confronto è aperto, ma il tempo stringe: ieri era prevista la riunione decisiva, slittata per la convention della lista Tomasi.

Intanto Noi Moderati è al lavoro per la composizione della lista. Il nome di Marco Casucci, calato dai plenipotenziari del partito toscano - i commissari incaricati da Lupi, Colucci e Briziarelli - guida la pattuglia degli otto nomi e in queste ore si lavora alle ultime limature, ma certo, la scelta non ha incassato tra i centristi grandi entusiasmi. All’origine dei malumori il mancato accordo con i civici di Tomasi, schema al quale la vicesindaco Lucia Tanti aveva lavorato, nel solco del "laboratorio Liguria". In queste settimane Tanti non ha nascosto un certo disappunto per le decisioni assunte a Roma e Firenze, pur cercando un punto di sintesi tra le diverse sensibilità.

La novità, seppure nata e tramontata nell’arco di poche ore, sta nella richiesta di una sua candidatura come capolista al timone della lista di Noi Moderati. Ma la risposta è stata immediata: no, grazie. "È vero, una richiesta c’e’ stata e ringrazio chi me lo ha chiesto, che è persona importante e che stimo. La risposta, tuttavia, è stata: no, non sono disponibile. Nelle istituzioni non si sta con lo spirito del viandante, ma con spirito di serietà. Sono il vicesindaco di Arezzo e intendo esserlo fino all’ultima ora e non ho nessuna intenzione di sottrarre energie per una seria campagna elettorale vissuta in prima persona". Poi aggiunge: "Il futuro non so quale sarà, ma so quale è la mia priorità nel presente: la mia citta. Resto convinta che Noi Moderati m possa rappresentare una importantissima occasione politica per il centrodestra specialmente quando sa attrarre e dar voce al pragmatismo degli amministratori e alla libertà delle esperienze dei governi municipali. Faccio gli interessi dei moderati se faccio bene il mio lavoro, non se ’girello’ per liste e listini". Posizione netta che tiene in gioco Casucci come capolista ma segnala le fibrillazioni che precedono la chiusura del cerchio su nomi e sopratutto sulla raccolta delle firme. Una corsa contro il tempo, per tutti.

Lucia Bigozzi