SERENA CONVERTINO
Cronaca

"Con Tomasi una lista del fare". Vagnoli punta dritto al seggio: "Riportiamo la città al centro"

Sanità, infrastrutture e centralità alle province le priorità del programma. Il sindaco di Bibbiena al lavoro per il progetto civico con il centrodestra.

Alessandro Tomasi, candidato di centrodestra alla presidenza della Regione

Alessandro Tomasi, candidato di centrodestra alla presidenza della Regione

AREZZO Regionali in vista, una lista di amministratori in via definizione e un nome che entra in campo. E’ quello di Filippo Vagnoli, dal 2019 sindaco di Bibbiena con la lista civica "Obiettivo Comune – Avanti Insieme" e oggi sempre più vicino a quella, sempre civica, di Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia in corsa per le elezioni regionali. Sulla via dell’ufficializzazione del secondo nome, quello di punta per la coalizione di centrodestra in Toscana, si inserisce il primo. Per Vagnoli, lavori in corso sul progetto di Tomasi. Ma la candidatura è all’orizzonte? "Stiamo costruendo questo progetto civico da molti mesi, sia a livello regionale che in provincia di Arezzo. Per l’ufficialità è presto, ma il mio nome è tra quello degli altri esponenti della lista. Posso dire che per la Valtiberina correrà anche Alfredo Romanelli, sindaco di Monterchi. Ci saranno amministratori ma non solo: la lista è collocata nel panorama di centrodestra ma ribadisce la propria natura civica, con esponenti uscenti dall’area di centrosinistra". Come è avvenuto l’avvicinamento al progetto di Tomasi? Quando e perché ha deciso di sostenerlo? "L’ho conosciuto in Anci Toscana un paio di anni fa, apprezzandone, da amministratore, competenze e idee. Ho capito che poteva essere la persona giusta a cui legare il mio percorso politico. Da lì il mio avvicinamento e poi l’idea della lista civica". Un legame che punta solo alle regionali o che spera di andare oltre? "L’obiettivo immediato sono le regionali, ma mi auguro possa nascere un movimento civico dai valori liberali e moderati". Qual è l’impronta della lista? "Sarà una lista del fare: sanità, infrastrutture, casa, lavoro. Giani ha parlato di "Toscana diffusa" ma progetti concreti non ne vedo. Non siamo una lista calata dall’alto. Noi partiamo dal basso: siamo persone che ascoltano ogni giorno i cittadini e vogliamo puntare a eleggere un consigliere per Arezzo, non solo a raggiungere il quorum regionale. Questo voglio che sia chiaro". Come sarà strutturata la lista? "È praticamente pronta: ci sarà l’alternanza uomo–donna e la rappresentanza dei territori, dal capoluogo alle vallate. Vogliamo riportare Arezzo al centro dei temi della Toscana: oggi siamo spariti dal tavolo della giunta regionale in cui mancano investimenti rilevanti sul nostro territorio". Quali le priorità? "Puntiamo a una sanità migliore: vogliamo riportare l’attenzione sul San Donato e sui quattro ospedali periferici, invertendo il rapporto che porta il cittadino a cercare l’ospedale: deve essere l’ospedale a intercettare i bisogni del cittadino. Altro punto cruciale sono le infrastrutture. In Regione si parla tanto di alta velocità senza mai arrivare a una decisione. Noi diciamo sì all’alta velocità e alla stazione Medioetruria ma anche al potenziamento di infrastrutture come la statale Arezzo–Siena, la E45, la Due Mari e la Sr 71. La Regione investe troppo solo su Firenze: dobbiamo riportare al centro le necessità di tutte le province". E quelle del Casentino? "Da amministratore e casentinese, so bene che strada di fondovalle al momento è un calvario per cittadini e imprese. Una questione prioritaria, come quella degli ospedali periferici che sono da rafforzare. Arezzo e la sua provincia sono un fiore all’occhiello dell’industria e dell’artigianato: vanno supportate anche urbanisticamente con sostegni veri e non pura propaganda. La Toscana è fatta di territori provinciali di grande valore per cui vale la pena spendersi: il nostro legame con loro resterà forte". Serena Convertino