EMANUELE BALDI
Cronaca

Giani-bis, il campo largo allo specchio. Danti: "Si parte dalla discontinuità". Ma da Fossi primi segnali di apertura

Il segretario dem: "Solo con le idee condivise la scelta del nome. Non sappiamo ancora la data del voto...". Centrodestra, l’attivismo di Vannacci agita la Lega. Da Baroncini assist a Tomasi: "Non perdiamo tempo".

Si accende il confronto negli schieramenti sui candidati alla presidenza della Regione

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"La strada che seguiamo è quella di portare a termine la legislatura, congiuntamente alle questioni che vedono insieme a noi Avs e M5Stelle in un percorso legato al programma. Solo successivamente e quindi sulla base di idee condivise, avverrà la scelta del candidato". Così il segretario regionale del Pd Emiliano Fossi – che per rafforzare il suo nuovo rilancio del pallone oltre la metà campo dice pure che "del resto non sappiamo ancora quando si terranno le elezioni" – si smarca ancora da uno sbilanciamento sulla scelta del candidato governatore anche se più di un addetto ai lavori legge nelle parole prudenti dell’ex sindaco di Campi Bisenzio un’apertura al Giani-bis più marcata di quanto la sua riflessione non dica.

Ad ogni modo – nel giorno in cui a Capannori nello storico circolo ’I Diavoletti’ la gauche toscana prova a misurarsi l’attuale diametro dei muscoli in estensione da campo largo – la costituenda coalizione sembra fare orecchie da mercante di fronte agli ultimi sondaggi che danno Giani avanti di oltre 20 punti sul potenziale competitor del centrodestra Alessandro Tomasi.

All’evento “Per una Toscana Rossoverde“ – che ha visto la partecipazione, oltre che di Fossi, anche del segretario di SI Dario Danti, del M5S Irene Galletti e dei Verdi, Eros Tetti (presente anche Rossano Rossi della Cgil) – sono state le componenti più ’estreme’ a rimarcare le distanze da Giani. Irene Galletti dei 5 Stelle dice così: "Non dobbiamo essere un cartello che si presenta agli elettori, sia a livello regionale che nazionale, ma una reale proposta alternativa che deve avere al centro il concetto della credibilità. Riconosciamo alla giunta Giani, per onestà, leggi importanti come quella sul fine vita e sul turismo ma il percorso d’ora in avanti deve essere, appunto, credibile".

Più netto Danti: "Si parte dal programma, dalle idee e dalla discontinuità". E poi: "La coalizione uscente è appunto per definizione tale. Noi siamo qui a riempire il confronto di temi e idee". Il verde Eros Tetti non ha invece dubbi sulla ricandidatura di Giani: "Non ritengo che sia da mettere in discussione; a lui abbiamo chiesto garanzie sulle politiche ambientali sulle quali non intendiamo recedere".

Sul fronte centrodestra da annotare qualche turbolenza in casa Lega in vista del blitz fiorentino, in calendario venerdì, del generale Roberto Vannacci che punta a fare il pieno sia al Teatro Cartiere Carrara che, secondo qualche malalingua, anche nei seggi più blindati della Toscana sovvertendo l’ordine ceccardiano. Nel fratteempo il Carroccio locale, a differenze di Forza Italia, sembra aver sciolto le riserve sulla candidatura del meloniano Tomasi. Almeno questo è quello che trapela dalle parole del segretario Luca Baroncini: "Vedremo quale sarà il nome, ma certamente è bene ora velocizzare i tempi e non cercare divisioni del centrodestra". Chi ha orecchie intenda.