
Il sindaco e le comunali. "Scegliamo chi può vincere, non la collocazione". Pronto ad aiutare Tomasi. Maltempo: "Il clima è cambiato". Apre sul Baldaccio: "Verso interventi per diluire gli allagamenti".
Sindaco Ghinelli, alla luce degli effetti del maltempo, ritiene necessari altri interventi sul Baldaccio e la parte alta di via Romana?
"Faremo tutte le analisi necessarie. Per via Romana, finora sott’acqua anche con piogge normali, il problema è stato risolto. Resta una seconda parte per la quale c’è già un progetto per implementare il collegamento idraulico che ha seguito l’assessore Sacchetti".
Baldaccio: cosa intende fare?
"Abbiamo ricevuto il progetto dai progettisti esterni incaricati, ed è stato validato dai tecnici dell’amministrazione, quindi per noi andava bene. Oggi a distanza di tempo con piogge molto intense e concentrate in una o due ore, si verifica il problema. Nel primo dei due eventi, è andato sott’acqua un sottopasso che a memoria mia non è mai stato chiuso, quello tra l’ex Lebole e il Centro Affari. Qual è allora il tema?"
Lo dica.
"I sottopassi creano depressioni e a fronte di portate idrauliche non ordinarie non riescono a smaltire l’acqua. Valuteremo se sono necessari interventi per diluire nel tempo l’allagamento. Non lo potremo evitare, anche perchè è collegato a un sistema fognario che esiste dagli anni ‘70 ed è inadeguato rispetto alle esigenze attuali. Ma c’è un dato che va al di là di ogni azione o previsione...
Quale?
"Fino a quando non cambierà il sistema di precipitazioni legate al riscaldamento globale, le città ne subiranno gli effetti. Gli esperti al meeting di Eurocities sono stati chiari: siccome ci vorranno decenni per invertire il cambiamento climatico e riportare il pianeta a condizioni meteo almeno di mezzo secolo fa, dobbiamo far sì che le città diventino più resilienti".
In che modo?
"Preparandosi a fronteggiare allagamenti, per evitare conseguenze alle persone - è la priorità - e limitare i danni alle cose".
Castro e Bicchieraia: è sufficiente il piano in corso?
"Completando il programma di riduzione del rischio idraulico, l’obiettivo è raggiunto. In questi due eventi non so quanto abbiano funzionato le casse di espansione, dal momento che abbiamo avuto piogge intense e concentrate in alcune parti della città. Le casse entrano in funzione se piove nella zona di riferimento".
I sindacati hanno proclamato lo sciopero del personale comunale nei giorni tra Fiera e Giostra. Come affronterà la vertenza? Chiederà al prefetto la precettazione?
"Non è vero che i sindacati non hanno avuto risposta in questo periodo, perchè il segretario generale del Comune ha lasciato la porta aperta. Al rientro dalle ferie ha preso l’impegno di incontrare le rappresentanze sindacali alle quali illustrare la proposta già esaminata in giunta. Ritengo che i sindacati abbiano scelto un momento poco utile per ottenere un risultato positivo rispetto alle loro richieste. Lei che idea si è fatto?
"Io dico che fare sciopero nel momento clou con Fiera e Giostra significa fare un danno alla città, non all’amministrazione. E qualche sospetto sulle reali intenzioni, mi viene. Ma ci chiariremo, non credo che da nessuna parte si voglia tirare la corda al punto da mettere il prefetto nelle condizioni di precettare il corpo dei vigili urbani".
Piano politico: il ritardo nell’ufficializzazione della candidatura di Tomasi può aver penalizzato il centrodestra?
"Che la scelta del candidato in Toscana fosse legata al Veneto e alla Campania era noto da tempo. È evidente che il candidato non può che essere Tomasi. Al netto delle appartenenze politiche, è un sindaco molto bravo, ha lavorato tanto per farsi conoscere fuori dalla propria realtà urbana ed è in corsa. Cambiare ora sarebbe un rischio. Io tifo per Tomasi non solo perchè è un amico ma anche perchè è l’unico con una chance di invertire il quadro in Toscana. Chiaro che prima si fa la scelta, meglio è. Sulle candidature io ho un convincimento..
Cioè?
"Penso alle regionali ma vale anche per le comunali del prossimo anno: come centrodestra dobbiamo individuare il candidato con le migliori capacità di vincere, non importa se di questo o quel partito. Occorre fare a priori una seria e qualificata analisi su chi ha la più alta chance di vincere, indipendentemente dalle appartenenze partitiche".
Ha già tracciato la road map per il candidato sindaco di Arezzo?
"Esatto".
Il sindaco Vagnoli candidato nella lista di Tomasi e Ghinelli che piani ha?
"Nessuno mi ha chiesto di candidarmi, in altre situazioni avrei potuto valutare, ma non mi interessa perchè intendo portare fino in fondo il mio mandato di sindaco che scade a giugno 2026".
Come spenderà il suo standing politico?
"Ne parleremo. Certo, chiunque sarà il candidato non può prescindere dal mio appoggio alla lista. Dieci anni di buon governo contano a livello di esperienza, oltre a quella maturata nella giunta Lucherini dal 1999 al 2006. Occorre parlarne e dopo la chiusura delle liste, bisognerà dire chi fa cosa. Arezzo ha dato tanto in questo percorso decennale e può essere portato a modello. Sono disponibile a consegnarlo al candidato presidente affinchè lo spenda per spiegare ai toscani il buongoverno del centrodestra.
Cavalli di battaglia?
"Abbiamo lavorato bene nel campo del turismo, della cultura e dell’ambiente. Su quest’ultimo filone cito Aisa Impianti e il sistema del termovalorizzatore che ha portato una produzione energetica importante per la città. Da sindaco ho sostenuto con forza Aisa Impianti e quando porto in consiglio comunale un provvedimento che riguarda la società parte il fuoco incrociato da parte del centrosinistra. Significa che quello schema non piace e allora è bene che si spieghi ai cittadini. Tutto questo può fare la differenza nella battaglia per la Regione".