LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Tutti in campo per Giani. Segretaria Pd all’attacco

Ormai è un plebiscito per il governatore uscente anche dal fronte Schlein "Figura autorevole sui temi forti: va portata subito al tavolo di coalizione" .

La segretaria provinciale del Pd Barbara Croci

La segretaria provinciale del Pd Barbara Croci

La "scossa" di Eugenio Giani e la "scampanellata" di Barbara Croci. Stesso binario, due direzioni: il Nazareno e il quartier generale del Pd toscano. Stessa richiesta: fate presto, con la sottolineatura che da Arezzo la segretaria dem - schleiniana della prima ora - lancia l’endorsement per il governatore uscente. Che a sua volta ha dato la sveglia a Elly rompendo l’impasse - dentro il partito - e dichiarando pubblicamente la sua disponibilità a ricandidarsi. Tra lunedì e martedì è in agenda a Roma il vertice che dovrà sbrogliare la matassa in casa dem e sopratutto sciogliere i nodi con gli alleati, Cinque Stelle in testa. Chiedono discontinuità e sulla scia del leader nazionale Giuseppe Conte, vorrebbero un cambio di passo radicale nella scelta del candidato presidente. "Auspico che si arrivi in tempi rapidi a una definizione chiara e condivisa della candidatura alla presidenza della Regione. Il Pd provinciale ha bisogno di certezze per poter avviare con efficacia il proprio lavoro: definire criteri trasparenti per le candidature locali, organizzare il percorso politico e preparare una campagna elettorale che sarà breve ma particolarmente importante", dice Croci. È il primo effetto sui territori dell’impasse che da settimane tiene Giani ai blocchi di partenza ma senza lo start.

Non a caso la segretaria dem rilancia all’indirizzo dei vertici toscani e nazionali del partito: "È fondamentale, in questa fase, restituire pieno protagonismo ai territori e agli iscritti, riaffermando quel senso di appartenenza largo e partecipato che rappresenta la vera forza del nostro partito. Attendere ulteriormente può solo indebolire il confronto politico. È il momento della responsabilità e della condivisione delle scelte, in un contesto politico dove è indispensabile lavorare a una coalizione ampia e coesa". L’analisi della segretaria dem parte dai temi sul tappeto, quelli sui quali costruire il programma e cementificare l’alleanza con grillini, Italia Viva (se i pentastellati non metteranno paletti invalicabili) e Avs.

"Dobbiamo tenere al centro i contenuti: la tutela e il rilancio della sanità pubblica, il nodo strategico delle infrastrutture, le politiche per le aree interne, lo sviluppo economico, la cultura, l’innovazione e la coesione sociale. Su questi temi vogliamo costruire la nostra proposta e per questo Eugenio Giani è una candidatura autorevole. In questi anni è stato in grado di interpretare e coordinare al meglio il lavoro della giunta e della maggioranza in Consiglio regionale che, insieme al contributo fondamentale del Partito Democratico, ha consentito di portare avanti politiche pubbliche innovative, attente ai territori e capaci di coniugare sviluppo e diritti".

Sottolineatura che serve a schierare l’esercito dem aretino al fianco del governatore deciso a puntare sul bis. "Tra i risultati più rilevanti voglio ricordare la legge sul fine vita – tra le prime in Italia –, la gratuità degli asili nido, gli incentivi per i piccoli comuni, il sostegno al tessuto produttivo locale e la valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale in chiave sostenibile. È dunque giusto che la sua candidatura sia portata subito, come annunciato dal Segretario regionale, al tavolo della coalizione". Il passaggio sulle regionali non prescinde dall’analisi, in prospettiva, sulla partita per le amministrative, ad Arezzo, nel 2026. Per Croci "è importante dare un segnale concreto di apertura e dialogo, evitando che la discussione venga guidata esclusivamente da dinamiche personalistiche o dall’utilizzo unilaterale dei canali dell’informazione per promuovere singole candidature”. La road map aretina è pronta: a giorni la Direzione provinciale del Pd “nella quale aprire un ragionamento franco e costruttivo".

Un messaggio che ha per destinatari anche gli alleati del campo progressista, ancora da costruire. Con il nome di Giani sul tavolo e quello del futuro candidato sindaco sullo sfondo, ma sempre bene in vista.