
È il nome che si pronuncia a denti stretti nelle stanze dei riformisti con tutta la prudenza che la fase...
È il nome che si pronuncia a denti stretti nelle stanze dei riformisti con tutta la prudenza che la fase impone. Eppure il nome circola nelle ore concitate che precedono la chiusura delle liste. Anzi del listone-cantiere a sostegno della ricandidatura del governatore Eugenio Giani (nella foto). Si tratta di un polo laico composto da renziani, riformisti, liberal-democratici e civici che alle regionali di ottobre si presenterà senza simboli di partito (Italia Viva, +Europa, Psi e Repubblicani) con l’obiettivo dichiarato di far scattare due eletti.
Se fino a qualche giorno fa i rumors davano la candidatura di Stefano Scaramelli su Siena e Arezzo, adesso le quotazioni del vicepresidente del consiglio regionale (renziano), sembrano in calo. Nei rumors prevale l’idea aggianciata a un vecchio detto: mai un senese in terra aretina ha fatto fortuna. Ma al di là della tradizione popolare, Scaramelli ha assunto una posizione molto netta e contraria alla stazione Medioetruria a Rigutino: difficile che tra i moderati di centrosinistra aretini trovi consensi, è il ragionamento.
Così l’attenzione si appunta sul profilo di Pier Guido Ciabatti, medico noto in città e specialista affermato, considerato vicino all’area socialista. Sarebbe l’opzione aretina per il listone del governatore, ma siamo nel campo delle ipotesi. E tutto può ancora accadere.
LuBi