
In 228 arrivano da tutta Italia e tra i trentuno senza posto fisso ci sono anche molti esordienti. Timido ottimismo per gli affari. La prova del fuoco dell’incrocio con mongolfiere e spettacolo. .
Ci ha messo lo zampino la pioggia. Che per qualche ora ha rotto le uova nel paniere all’Antiquaria, partita col piede giusto di buon mattino. Come da tradizione quella di agosto è la fiera dei turisti: tanti per le vie del centro con un incrocio di accenti e slang che danno un tocco decisamente cosmopolita alla regina degli eventi. Molti i visitatori da varie parti d’Italia, con una buona percentuale dal nord, sopratutto famiglie che per la vacanza hanno scelto l’itinerario delle città d’arte e messo nel navigatore la meta digitando sul display la parola "Arezzo". Ma non hanno tradito le aspettative neppure i turisti stranieri, in gran parte dall’Europa, Francia in testa, ma con gruppi e coppie arrivati anche da Oltreoceano e dalla Gran Bretagna. In giro tra i banchi gli immancabili videomaker orientali a filmare tutto quanto fa Fiera.
Lo sprint mattutino, prima dei capricci del meteo, ha spinto anche gli affari. Numerosi i visitatori con sottobraccio lampade, piccoli mobili, piattiere e arredi per la casa nello stile dei tempi passati. C’è perfino chi, a fatica, trascina un comò con la moglie accanto che lo sorveglia raccomandandogli di stare attento a non "fare la frittata". Scene dall’Antiquaria.
Al Prato gli organizzatori misurano il meteo col naso all’insù. Perchè c’è la mongolfiera a cullare i sogni dei turisti offrendo una vista mozzafiato dall’alto sulla città. Un volo in verticale, ma con l’incertezza del vento a guastare la festa. E dal Prato scende verso la Pieve don Alvaro Bardelli che nello spazio di cinquecento metri, stringe mani, sorride e saluta le persone che gli si fanno incontro. Chiede a tutti come vanno le cose e saluta per non far tardi all’appuntamento: nella "sua" chiesa c’è da unire in matrimonio due sposi.
Un addobbo floreale bellissimo ai piedi dell’altare incornicia gli inginocchiatoi bianchi, sotto lo "sguardo" del Polittico del Lorenzetti, tornato "a casa" dopo un lungo tour nei principali musei di New York e Londra. Allo studio c’è un basamento che ne esalti la bellezza e una esposizione che valorizzi ogni dettaglio: l’idea era quella di realizzarlo per il giorno speciale degli aretini, la festa di San Donato. Un doppio appuntamento da celebrare, ma i tempi per il "bentornato" al capolavoro di Lorenzetti sembrano destinati a slittare. Tant’è.
Nella parte bassa del Corso ti puoi imbattere in una scena che da sola racconta il coupe de foudre tra la Fiera e i visitatori che la scoprono per la prima volta: sui birilli di metallo davanti al grand negozio Apple, stanno seduti turisti. Uno su ogni "sgabello" improvvisato e ciascuno intento a mandare foto dell’Antiquaria in giro per il web. Un taccuino di viaggio dei tempi moderni. In piazza Grande i ristoranti girano a ciclo continuo come pure nella zona circostante: il meteo incerto, si sa, raddoppia la sosta. E la pioggia dà un aiutino. Pioggia che a più riprese, ha attraversato anche il pomeriggio condizionando il via vai tra le piazze e nel percorso espositivo.
"Nonostante i capricci del meteo, io ho cominciato bene. Pensi che una coppia di clienti sono venuti dal Giappone", gongola la signora delle ceramiche d’autore, un punto di riferimento ormai irrinunciabile nel percorso della Fiera e tra gli espositori "fedelissimi" dell’appuntamento mensile.
Oggi si replica, sempre con un occhio alle previsioni del tempo, ma pure con la consapevolezza che l’Antiquaria non conosce "ostacoli", perchè il suo fascino attira visitatori ed espositori nel grande regno del tam tam mediatico. Sì, perchè oltre ai turisti, nei vicoli e nelle piazze c’è da registrare l’en plein degli espositori: 228 arrivati da tutta Italia (un anno ga erano 207) e la novità di 31 spuntisti, quasi un record di questi tempi. Che tradotto vuol dire: espositori che si mettono in lista pur di avere un posto al sole in Fiera, accettando pure il rischio di restare a piedi. E la pioggia "ammutolisce".