
Il presidente dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino Federico Lorenzoni (a sinistra) e il consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli
di Gaia Papi
Un altro importante tassello per completare la ciclopista dell’Arno. Il presidente dell’Unione dei Comuni Montani del Federico Lorenzoni e il consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli hanno annunciato un nuovo finanziamento da 1.608.000 euro, stanziato dalla Regione Toscana, destinato a quattro interventi strategici per il completamento del tratto tra il e Arezzo e per il ripristino della sicurezza idraulica in zone soggette a erosione. I fondi arrivano a seguito della richiesta avanzata lo scorso giugno da Lorenzoni al presidente della Regione Eugenio Giani, con l’obiettivo di chiudere il cerchio su un’opera ciclabile attesa da anni, e oggi finalmente in dirittura d’arrivo. Il nuovo pacchetto di lavori completa l’intero segmento casentinese della ciclopista, un’infrastruttura che non è solo sportiva o turistica, ma anche ambientale, paesaggistica e identitaria. Gli interventi finanziati riguardano la passerella sul Rio Solano e il collegamento con Strada in, un nuovo tratto in località Le Chiane a Bibbiena con sottopasso sulla provinciale di Ortignano, la sostituzione del guado sommergibile con una passerella sul torrente Corsalone, e il collegamento tra la zona industriale di Subbiano e Giovi.
A questi si aggiungono opere di messa in sicurezza idraulica con scogliere di protezione dell’Arno nei comuni di Castel San Niccolò e Poppi, dove l’erosione delle sponde aveva creato situazioni di rischio.
"Con grande soddisfazione – afferma Lorenzoni – possiamo annunciare l’ennesimo finanziamento regionale che ci permette di completare opere strategiche e proteggere la ciclopista, infrastruttura fondamentale per il nostro territorio. In questi giorni si stanno montando i ponti: presto sarà tutto pronto per l’inaugurazione del tratto casentinese".
A spiegare il valore dell’investimento è Ceccarelli, che ha promosso il finanziamento in Consiglio regionale: "È un sogno che si avvera. La Regione si fa carico anche degli extra-costi dovuti agli aumenti dei materiali e alle criticità emerse lungo il percorso. Ricordo ancora il 2013, quando firmammo il patto con comuni e province: allora sembrava un’utopia. Oggi siamo a un passo dalla sua realizzazione. È un’infrastruttura che unisce territori e favorisce il turismo lento e i cammini storici". Lorenzoni chiude con un ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile il risultato: "L’Unione dei Comuni, come stazione appaltante, ha progettato, appaltato e seguito i lavori fino all’ultimo dettaglio. Grazie ai tecnici e agli uffici per il lavoro di squadra. Il si apre così al mondo, pronto a valorizzare le sue bellezze in chiave sostenibile".