MARCO CORSI
Cronaca

Depuratore saturo, stop agli allacci. Le imprese locali a rischio blocco

Aziende penalizzate: stop a nuovi insediamenti e ampliamenti. La sindaca Vadi: "Una questione strategica". Avviato un tavolo tecnico con le istituzioni: "Una valutazione delicata per il futuro economico della zona".

Il depuratore di San Giovanni Valdarno ha raggiunto il limite massimo di capacità. Avviato un confronto con Regione, Comuni e categorie economiche

Il depuratore di San Giovanni Valdarno ha raggiunto il limite massimo di capacità. Avviato un confronto con Regione, Comuni e categorie economiche

di Marco CorsiSAN GIOVANNIIl depuratore di San Giovanni ha ormai raggiunto la sua capacità massima: è saturo. Di conseguenza, al momento è impossibile prevedere nuovi allacci per aziende, siano esse di piccole, medie o grandi dimensioni. Un limite che rappresenta un ostacolo evidente per chi vuole avviare una nuova attività o ampliare quella esistente, poiché l’allaccio a un sistema di depurazione efficiente è una condizione indispensabile per ottenere autorizzazioni e procedere con investimenti. L’argomento è stato affrontato nel corso dell’ultima Conferenza dei Sindaci del Valdarno, cui ha preso parte anche il Comitato delle categorie economiche della vallata, composta da Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria e Confapi. Proprio per affrontare questa criticità, è stato costituito un tavolo di lavoro, con l’obiettivo di individuare soluzioni concrete per il territorio. Il tavolo coinvolge Publiacqua, l’Autorità Idrica Toscana, la Regione Toscana, e i Comuni direttamente interessati: San Giovanni Valdarno, rappresentato dal vicesindaco Lorenzo Cursi, e Terranuova Bracciolini, attraverso la partecipazione del dirigente dell’area tecnica del Comune, nella figura del dottor Calussi. Il lavoro del tavolo, come ha spiegato la presidente della Conferenza dei Sindaci Valentina Vadi, si articola su due livelli: da un lato si sta lavorando per dare risposte a breve termine alle aziende che rischierebbero altrimenti di non poter crescere o svilupparsi. Dall’altro, Publiacqua ha ricevuto l’incarico di progettare una soluzione a lungo termine, che possa garantire la sostenibilità del sistema anche negli anni a venire. In quest’ottica si stanno valutando due ipotesi principali: il potenziamento dell’attuale depuratore di San Giovanni oppure l’ampliamento di quello di Figline Incisa Valdarno. Un’ulteriore possibilità, attualmente allo studio, è la realizzazione di un nuovo impianto. Per questo Publiacqua è stata incaricata della redazione di un masterplan che metta nero su bianco le possibili opzioni e le relative tempistiche.

"Il tema resta centrale e molto sentito dalle imprese del territorio, che hanno espresso apprezzamento per l’attivazione del tavolo e per l’impegno dimostrato dalle istituzioni nel voler affrontare con serietà una questione tanto delicata quanto strategica per il futuro economico della zona", ha detto Vadi, che ha affrontato l’argomento anche il 31 luglio scorso, in occasione dell’ultima seduta del consiglio comunale prima della pausa estiva.