
Il presidio di fronte alla Regione contro l’impianto di Salanetti
Il silenzio degli amministratori. L’unico parlamentare che fin dall’inizio ha partecipato alle nostre riunioni e ci ha dato ascolto é stato l’onorevole Riccardo Zucconi, ora grazie a lui si è aperta una indagine che ci auguriamo possa essere attenta e approfondita. Gli altri si ricorderanno di noi solo alle prossime elezioni. Ma noi ci ricorderemo di loro.
Così sull’impianto di Salanetti si esprime Liano Picchi, il coordinatore dei comitati ambientali della Piana. "Quaranta anni fa – prosegue Picchi – contro l’inceneritore ci rivolgemmo all’Istituto Superiore di Sanità che confermò tutti i nostri timori e rilevò, nelle emissioni, il superamento di oltre 400 volte dei livelli massimi di diossina. La Piana, anche allora, fu scelta per sperimentare un impianto unico al mondo. Allora avevamo però pochi dati sulla qualità dell’aria, attualmente, invece, tutti sanno, compresi i politici, che la nostra è già da anni la località più inquinata della Toscana. L’Europa ci sanziona perché non vengono prese iniziative per migliorarla e per tutta risposta la Regione pensa bene di istallarvi un impianto sperimentale, fortemente energivoro e a ridosso dei centri abitati. Abbiamo fatto inutili appelli agli amministratori locali, siamo andati fino a Firenze in Regione quando discutevano il piano dei rifiuti e ci hanno tenuto tre ore fuori al freddo, (era febbraio), prima di dirci che ormai da pochi minuti era tardi per presentare emendamenti in Consiglio. Abbiamo consegnato una lettera aperta al Presidente Giani, che non solo non ci ha ricevuto, ma non ci ha degnato neppure di una riga di risposta. Infine, due rappresentanti lucchesi in Consiglio, Mercanti e Puppa, - dichiara Picchi - si sono adoperati per eliminare le distanze minime dai centri abitati, così adesso si potrà realizzare l’impianto a 80 metri dalle abitazioni. L’ex sindaco di Capannori Menesini tace, nella speranza che la gente dimentichi e lo voti alle prossime elezioni regionali."
Fin qui Picchi. Adesso l’attesa sull’impianto di Salanetti, si sposta sulla prossima Conferenza dei Servizi prevista per il 18 giugno dove si esaminerà di nuovo tutta la complessa vicenda. Mancano dodici mesi esatti alla scadenza dell’utilizzo dei fondi PNRR. La decisione definitiva si avvicina. Nel frattempo, non si conosce la data, ma dovranno arrivare anche gli ispettori del Ministero. Sullo sfondo la mega manifestazione che proprio Picchi ha lanciato lo scorso 27 maggio all’assemblea all’Auditorium di Porcari.
Massimo Stefanini