
La vineria “Caino” è stata aperta da Massimiliano Federigi nel settembre 2022 sul lato monti di piazza Duomo
Pietrasanta, 9 maggio 2025 – Ci ha provato per due mesi, collocando il cartello all’ingresso dell’attività e incrociando le dita. Ma da marzo a oggi la speranza di assumere per l’estate una banconiera e un cameriere si è infranta contro domande senza seguito, appuntamenti non rispettati e prove durate pochi giorni. Salvo miracoli, Massimiliano Federigi dovrà tirar giù la saracinesca della vineria “Caino”, in piazza Duomo, avviata nel settembre 2022. Chiuderà non solo per la stagione, ma per sempre: senza incassi non potrà più sostenere affitto e bollette. “Cercavo almeno due persone – racconta l’imprenditore fortemarmino, 55 anni, ex titolare di un ristorante a Seravezza – anche perché ora posso contare solo su una persona che lavora al ’Byron’ e può venire mezza giornata. Invece mi è capitato di tutto. Una ragazza non poteva star fuori perché le viene mal di testa: ha lavorato tre giorni ed è sparita. Un’altra ha fatto un giorno di prova e ha trovato la scusa che di notte ha paura perché non ci sono parcheggi illuminati. Uno ha detto di essere ’troppo anziano’, altri non sono nemmeno venuti al colloquio di lavoro. Mi hanno fatto solo perdere tempo”.
Federigi prova a dare una spiegazione a questo fenomeno, ma non è facile. “Una volta quando si portava il curriculum si doveva pregare di essere assunti. Ora si presentano senza curriculum – prosegue – e chiedono subito quante ore devono fare e quant’è lo stipendio, senza curarsi di conoscere a grandi linee il lavoro per il quale hanno fatto domanda. Nel mio caso, ho ricevuto persone che non avevano la minima idea sulle specie di prosciutto, formaggi o vini da servire. È cambiato tutto dal Covid, forse le gente si è abituata a stare a casa”.
I messaggi della chat a cui è iscritto Federigi confermano il trend: tutti cercano tutti, specie stabilimenti balneari bagni e ristoranti. “Eppure – conclude – pago i dipendenti 10 euro l’ora per 7-8 ore al giorno. Non è poco e non devono spaccarsi la schiena. C’è tanta attesa tra un cliente e l’altro, ho appena sei tavoli da quattro persone. D’accordo la fatica di lavorare fino alle 2 di notte, ma si entra alle 19 e si può dormire la mattina e andare al mare fino a metà pomeriggio. Purtroppo una stagione da solo non posso farla. Dopo un inverno piovoso sarebbe stato il momento di incassare. E saltando l’estate sarà dura ripartire con affitto e utenze da pagare. Chiudere sarà inevitabile”.