
A sinistra Lorenzo Lorenzini,. bagnino di grande esperienza. È scomparso domenica a causa di un incidente. Ieri i colleghi lo hanno ricordato con un lungo. un fischio sulla spiaggia
Era un soccorritore Lorenzo. Una vocazione che aveva scoperto, poco più che maggiorenne, con il servizio civile alla Croce Verde. Dove poi è rimasto per anni, donando il suo tempo, come autista di ambulanza a capo della terza squadra di notte. E di quest’indole generosa, coltivata nel volontariato, poi ne aveva fatto un mestiere. Decidendo di indossare la divisa rossa da bagnino, investendo nella sicurezza il suo bagaglio da nuotatore professionista. E soccorritore Lorenzo Lorenzini lo è stato fino all’ultimo dei suoi giorni, nel giorno che saluta l’estate. Il 31 d’agosto.
Anche domenica mattina. Quando accorgendosi del pericolo fra le correnti, che solo due occhi esperti come i suoi potevano intuire, Lorenzo si è buttato nel mare agitato per aiutare una bambina a tornare a riva. È stato l’ultimo tuffo verso la vita, che per Lorenzo invece si è interrotta tragicamente, a 52 anni, nel pomeriggio sulla strada verso il mare. Dopo la pausa avrebbe dovuto tornare al bagno, il “Batigia“, dove lavorava già da ormai tre anni, per chiudere gli ombrelloni e mettere in ordine la spiaggia. Dal Marco Polo, dove abitava col fratello, era saltato sullo scooter; ma in via Veneto a Lido, forse a causa di una radice che nel tempo ha sollevato e crepato l’asfalto, ha perso il controllo del mezzo finendo per sbattere contro un pino.
Per far luce sul tragico incidente la procura di Lucca ha disposto degli accertamenti, solo quando saranno ultimati la salma di Lorenzini sarà restituita ai familiari per l’ultimo saluto. Quello del mare, i colleghi, glielo hanno già tributo.
Intorno al patino di Lorenzo, ieri pomeriggio, i bagnini si sono riuniti per affidare, in suo ricordo, un fischio al vento. "Oltre che un collega di grande capacità, punto di riferimento per tanti giovani, Lorenzo era per me era anche un amico. Con cui ho condiviso lunghe chiacchierate di musica, ma anche grandi emozioni" racconta Fabrizio Tognetti. Insieme, nel cuore dell’estate, avevano salvato una bambina che, durante un bagno con il padre, era stata risucchiata in una buca. Tornati sulla battigia, con quella creatura tra le braccia, vennero inondati dall’affetto dei bagnanti. Ma il mestiere di bagnino, per tante soddisfazioni, non ha risparmiato a Lorenzo nemmeno delusioni. "Nonostante tutto però – racconta il presidente della Lega dei bagnini, Massimiliano Pezzini – Lorenzo credeva nel nostro lavoro, e si è impegnato in prima persona per migliorare le condizioni della categoria e della sicurezza in mare". Con piglio deciso, anche polemico a volte, "Ma capace di portare sempre un punto di vista costruttivo".
Era un soccorritore Lorenzo. Ma anche un fratello, uno zio, un figlio, dell’agente Renzo Lorenzini, storica colonna della società di nuoto Artiglio, e di Marzia, a cui è rimasto accanto fino all’ultimo. "Era un uomo profondamente generoso", lo ricordano i compagni della terza squadra di volontari della Croce Verde, insieme alla presidente Carla Vivoli, "E di grande altruismo, che ha dedicato la sua vita a quella degli altri".