MARTINA DEL CHICCA
Cronaca

La vertenza al Pucciniano. Gli stagionali allo scoperto: "Serve contratto biennale"

I sindacati riconoscono i passi in avanti fatti col nuovo presidente Miracolo "Ma ora dobbiamo affrontare alcune questioni rimaste ancora irrisolte".

I lavoratori stagionali del Pucciniano chiedono un contratto integrativo biennale

I lavoratori stagionali del Pucciniano chiedono un contratto integrativo biennale

Un contratto integrativo per il prossimo biennio 2026-’27. Lo chiedono le organizzazioni sindacali Usb Livorno, Cgil-Slc Lucca, Uilcom Uil e i rappresentanti dei lavoratori e delle lavoratrici stagionali che lavorano al Festival Pucciniano che sta per chiudere i battenti. Fra passi avanti e questioni irrisolte, i rappresentanti sindacali tracciano un primo bilancio delle trattative condotte con la Fondazione Festival Pucciniano, riconoscendo il merito al nuovo presidente Fabrizio Miracolo di aver riattivato con loro un confronto che ha portato a risolvere vecchie questioni.

"Un confronto reso necessario – dicono i sindacalisti – dopo anni di sospensione, mancate tutele e riconoscimenti negati a chi, con professionalità e dedizione, garantisce ogni anno il successo della manifestazione. Il confronto è stato caratterizzato da un’intensa mobilitazione, in particolare sul fronte delle condizioni lavorative dei lavoratori stagionali, che da anni costituiscono una componente essenziale per la realizzazione della manifestazione". Le rivendicazioni avanzate hanno toccato tre ambiti fondamentali: economico-contrattuale, organizzazione del lavoro e degli spazi, salute e sicurezza dei lavoratori. "Grazie all’apertura dimostrata dalla nuova presidenza della Fondazione – proseguono i sindacalisti – e soprattutto alla determinazione dei lavoratori, alcuni obiettivi importanti sono stati raggiunti: è stato finalmente ripristinato il premio di risultato per i lavoratori a tempo determinato, inspiegabilmente escluso dal bilancio preventivo; è stato istituito un tavolo tecnico con il responsabile della sicurezza, affrontando concretamente le carenze nell’organizzazione del lavoro, nella sicurezza e nella tutela della salute in contesti o. mansioni a rischio".

Tuttavia, molti nodi restano irrisolti. "Restano aperte – proseguono – questioni centrali, per cui si attende una risposta concreta entro la fine della stagione. In particolare, si chiedono risposte immediate e concrete su un contratto integrativo biennale per le stagioni 2026-2027, che affronti in modo strutturale: la rivalutazione salariale, il riconoscimento di indennità e istituti contrattuali, l’adeguamento dell’organico, la trasparenza nelle modalità di assunzione e nella contrattualizzazione della forza lavoro. E citiamo solo alcune delle rivendicazioni già esposte dai sindacati, dai lavoratori e dalle lavoratrici nel corso degli incontri ufficiali e della mobilitazione".

Una proposta completa è già stata formalmente presentata alla Fondazione, ma non è ancora stata discussa né al tavolo sindacale né in Consiglio di Amministrazione. "Le lavoratrici e i lavoratori – concludono i sindacalisti – confidano in una risposta tempestiva, auspicando una conclusione della stagione nel segno del dialogo e senza colpi di scena finali".