CHIARA CASELLI
Cronaca

Turandot fra esotismo e glamour. L’opera nella versione di Alfano

Stasera torna l’allestimento del 2017 che vide la regia di Alfonso Signorini: un impianto visionario

Stasera torna l’allestimento del 2017 che vide la regia di Alfonso Signorini: un impianto visionario

Stasera torna l’allestimento del 2017 che vide la regia di Alfonso Signorini: un impianto visionario

TORRE DEL LAGOTurandot, l’ultimo capolavoro incompiuto di Puccini, torna stasera alle 21.15 sul palcoscenico del Gran Teatro Puccini di Torre del Lago per la sua seconda rappresentazione, nell’ambito di un Festival, il 71°, che ha finora superato ogni aspettativa in termini di consensi e partecipazione. L’opera verrà rappresentata nella versione completata da Franco Alfano e nell’allestimento del 2017 con la regia di Alfonso Signorini, allora al suo primo spettacolo d’opera: un impianto scenico visionario, che mescola esotismo e glamour in una Cina fastosa e simbolica, dominata da colori accesi, riflessi d’oro e rosso lacca, motivi orientaleggianti, pannelli mobili, sculture imperiali e scene notturne. Nel ruolo di Calaf torna Gregory Kunde che, se le condizioni meteo lo permetteranno, si spera possa replicare sul palcoscenico quel "Nessun dorma" che il 25 luglio scorso si è trovato a dover improvvisare, inaspettatamente e con grande intensità insieme al coro e al resto della compagnia di canto, nel foyer del teatro a causa della pioggia. "Il principe ignoto – spiega - cerca un amore ideale e totale: si innamora dell’idea di Turandot prima ancora di poterla vedere di persona. Pur essendo un principe, non ha nessuna ambizione di potenza ma è determinato fino in fondo ad perseguire il suo obiettivo: questo è il vero significato di ‘Vincerò’".Insieme a Kunde, nei panni di una principessa di gelo presentata come una figura-fantasma, sospesa tra crudeltà e seduzione, freddezza e passione, è il soprano russo Olga Maslova, mentre la dolcissima Liù sarà interpretata da Rosa Feola, recentemente insignita del Premio Abbiati assegnato dall’Associazione Nazionale Critici Musicali, al suo debutto a Torre del Lago. Nel ruolo di Timur torna il grande basso italiano Michele Pertusi. Completano il cast Massimiliano Pisapia (Altoum), Sergio Vitale (Ping), Andrea Tanzillo (Pang), Tiziano Barontini (Pong), Luca Dall’Amico (un mandarino), Andrea Volpini (il principino di Persia), Irene Celle e Maria Salvini (ancelle). Alla guida di coro e orchestra del Festival è il maestro Renato Palumbo; coro e coro di voci bianche sono diretti rispettivamente da Marco Faelli e Chiara Mariani.Domani non sono previste recite ma il parco del Gran Teatro sarà comunque aperto e accoglierà i visitatori e coloro che si fermeranno per un aperitivo al bar Momus con un concerto alle ore 18 con le più belle arie di Puccini. Martedì prossimo, 5 agosto, nello Spazio Mitoraj, sempre alle 18, avrà luogo un incontro con i cantanti del Festival organizzato dagli Amici del Festival Puccini.Chiara Caselli