
Secondo una prima ricostruzione il corpo sarebbe quello di un 65enne senza fissa dimora che viveva a Torre del Lago .
È accaduto ancora. Ancora lungo quel confine dove finisce l’abitato di Torre del Lago e si spalanca la Macchia Lucchese nel comune di Vecchiano. Nel pomeriggio di ieri, intorno alle 16.15, è stato rinvenuto il cadavere di un uomo nell’acqua del Canale Bufalina. Poco distante, circa trecento metri, da dove lo scorso 28 agosto è stato recuperato il corpo di Massimo Ghilarducci, torrelaghese di 80 anni che quella mattina era uscito con il suo triciclo per fare la legna e, probabilmente a causa di malore, è caduto nel fosso. Nella stessa zona dove, il 10 agosto, tra la vegetazione fitta del bosco due bagnanti di rientro dal mare avevano scoperto invece un cadavere in avanzato stato di decomposizione, ancora senza un’identità. E su cui proseguono le indagini, per comprendere le cause del decesso.
Ed era ancora in corso di verifica, ieri sera, anche l’identità dell’uomo recuperato ieri pomeriggio dai vigili del fuoco. In tasca non aveva i documenti, ma secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Pisa si tratterebbe di un 65enne senza fissa dimora. Che in paese in tanti vedavano girare con la bicicletta, fra le attività commerciali. Che d’estate dormiva nella Pineta, e nelle giornate uggiose trovava riparo nel piccolo santuario di Padre Pio. Una vita raminga, in bilico su quel confine sottile tra la libertà e la disperazioni dell’anima. Poco prima del tragico ritrovamento, intorno alle 13, un passante aveva visto l’uomo dormire proprio a fianco della sua bicicletta. Sul ciglio del Canale. Lo aveva avvicinato, chiedendogli se avesse avuto bisogno di qualcosa. Ma il 65enne aveva rifiutato l’aiuto, come in passato aveva fatto con chi aveva cercato di aiutarlo. Ora la salma si trova all’istituto di medicina legale di Pisa per l’autopsia, anche se secondo i primi riscontri non sarebbero emersi segni di violenza sul corpo. L’ipotesi degli investigatori, sul posto sono intervenuti i carabinieri di Vecchiano e gli agenti della Municipale di Viareggio, è che l’uomo abbia accusato un malore e sia caduto poi nell’acqua, dove è rimasto fino al rinvenimento.
Tre storie diverse quelle che si sono incrociate nella zona Bufalina in questo mese difficile da dimenticare, unite però nella fine che hanno incontrato su quel confine difficile.
Martina Del Chicca