GAIA PARRINI
Cronaca

L’addio al bagnino Lorenzini, "un uomo generoso"

Come una folata di vento che batte sulle bandiere issate sul litorale e smuove le onde del mare. Come un...

Tante persone hanno voluto dare il loro ultimo saluto a Lorenzo Lorenzini morto in un incidente stradale

Tante persone hanno voluto dare il loro ultimo saluto a Lorenzo Lorenzini morto in un incidente stradale

Come una folata di vento che batte sulle bandiere issate sul litorale e smuove le onde del mare. Come un fischio, nello stesso vento, che si unisce all’infrangersi delle onde sulla battigia. Così, come il vento che ieri ha accompagnato l’ultimo saluto a Lorenzo Lorenzini, che, su quello stesso mare, con la volontà e la dedizione nell’aiutare e soccorrere gli altri, ha trascorso più di vent’anni. Indossando la divisa da bagnino. E proprio in viaggio verso quel mare, e il Bagno Batigia dove lavorava come da due anni, Lorenzini ha perso la vita scontrandosi contro un pino al margine della carreggiata, dopo aver perso il controllo dello scooter su cui era a bordo, forse, secondo quanto raccontato da un testimone, a causa delle radici che hanno sollevato l’asfalto.

Una vita in mare e una vita, come uomo, amico, figlio e fratello, dedita al sostegno e all’aiuto degli altri, dall’attività in spiaggia, con la passione e il passato da nuotatore, a quella, iniziale, come volontario della Croce Verde. Proprio lì dove conoscenti, amici e colleghi si sono riuniti nella sala Barsanti, per la benedizione tenuta da Don Emanuele ieri pomeriggio e proprio lì dove, in segreteria (aperta nei giorni feriali dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18), è in atto una raccolta fondi per sostenere quel mondo, di Lorenzo, fatto di mare, affetti e cura.

Un uomo buono, un volontario esemplare, una persona generosa e sempre disponibile: così, era Lorenzo, come lo hanno ricordato Carla Vivoli, una delle volontarie che ha iniziato in ambulanza con lui, e Rossella Martina, che, conosciuto da piccolo, lo ha visto crescere. "Voglio ricordarlo come un mare, spesso in burrasca – ha detto Martina – Era uno spirito polemico ma generoso, a disposizione degli altri. E questo è racchiuso nella vostra presenza".

"Era una roccia, uno scoglio a cui aggrapparsi – ha ricordato, commosso e con una nota di rimpianto, per non aver sfruttato al meglio il tempo passato, Luca, fratello di Lorenzo insieme a Leonardo, Paolo e Andrea –. Per me sarà sempre quel ragazzo educato, gentile, sempre disponibile: chi lo ha conosciuto non lo dimentica e vivrà, sempre, nel nostro ricordo". E Lorenzo vivrà, sempre, nel rumore del mare, forse calmo, forse in burrasca, accompagnato da quel fischio, forte e sincero, come quello con cui lo hanno salutato i colleghi. E come, Lorenzo, era.

Gaia Parrini