GAIA PARRINI
Cronaca

L’uomo dai mille talenti. Il saluto commosso a Carlo Alberto Di Grazia

Si è svolto ieri con grande partecipazione della città il funerale dell’intellettuale "È stato un insegnante non solo tra i banchi di scuola, ma anche nella vita" .

Un saluto commosso e sentito da parte della famiglia e di tutta la città a Carlo Alberto Di Grazia, insegnante, giornalista e politico, (è stato vicesindaco di Viareggio), durante il funerale tenutosi ieri alla Chiesa di San Paolino

Un saluto commosso e sentito da parte della famiglia e di tutta la città a Carlo Alberto Di Grazia, insegnante, giornalista e politico, (è stato vicesindaco di Viareggio), durante il funerale tenutosi ieri alla Chiesa di San Paolino

di Gaia Parrini

Un appassionato, di tutto ciò che era cultura, storia e vita. Un intellettuale, un giornalista, un insegnante, un politico, un padre. Era questo, e molto di più, Carlo Alberto Di Grazia: un esempio di chi, la vita, l’ha attraversata, catturata e assorbita in ogni gesto, stimolo e persona incontrata, conosciuta o appena presentata.

E che, in ciascuna di queste persone, lasciava e ha lasciato, con il sorriso umile di chi conserva un bagaglio inestimabile di cultura e conoscenza, la memoria di un uomo instancabile, capace di cogliere, in tutto ciò che faceva, un’opportunità per sapere, imparare, sperimentare e divulgare. Come ha ricordato, tra la folla di persone che, ieri, si sono riunite nella Chiesa di San Paolino durante il funerale organizzato dalla Misericordia della città, per dargli l’ultimo saluto, un’ex alunna, commossa, a nome di tutti i "marconiani", in memoria di un professore, che "non è stato soltanto questo, un insegnante tra i banchi di scuola, ma di vita - ha detto - Siamo orgogliosi di lei, dei consigli che sono diventati un aiuto nel mondo del lavoro. La sua onestà, dignità, passione, e il suo rispetto, ci hanno fatto incontrare, almeno una volta all’anno, per continuare a parlare di voi, raccontarvi e ricordarvi. E lo faremo per sempre, perché insieme ai nostri cari, avete un posto, riservato, nei nostri cuori".

E come ha ricordato Don Mauro Lucchesi, canonico della Cattedrale di Lucca e priore di San Paolino, nella sua omelia, con la parabola dei talenti, tratta dal Vangelo secondo Matteo : un inno alla vita accolta come un dono, come quello di un uomo che, andandosene, affida i suoi beni ai servi; un inno a non sprecarli, quei doni e quei beni che spesso la vita, le circostanze o la fortuna, presentano e propongono; un invito a renderli possibilità e occasioni, a muoversi, studiare, e a valorizzare un patrimonio, che è quello della vita. Una vita, come è stata quella di Di Grazia, piena, energica e attiva, dalla scuola al volontariato, dalla politica alla cultura, e che lui, con generosità, saggezza e curiosità, ha offerto a una città di cui ha scritto, e fatto, la storia.