
Il ponticello sul lago diventa anche una questione politica
Quasi più del ponte sul stretto, divide il ponticello sul Massaciuccoli. Le scosse della querelle che ha agitato l’estate, con lo scontro, anche legale, scoppiato tra la Fondazione Festival Pucciniano e il Circolo Velico di Torre del Lago, hanno avuto ripercussioni anche nella politica cittadina. Nella maggioranza serpeggerebbe più di qualche malumore, ma il ponticello non tiene unito nemmeno il centradestra all’opposizione. La richiesta di un consiglio comunale straordinario per discutere pubblicamente sulla vicenda presentata dalla Lega, e supportata a sinistra dal Partito Democratico e dalla Lista Bonaceto, non ha ricevuto la firma del gruppo di Fratelli d’Italia. E al parlamentare di Fdi Riccardo Zucconi proviamo a chiedere le ragioni. Poi una domanda tira l’altra...
Onorevole, perché Fratelli d’Italia non ha appoggiato la richiesta della Lega per un consiglio comunale sulla vicenda del ponticello? "Faccio una premessa. Personalmente mi sono dato una regola: evitare ogni strumentalizzazione per l’interesse dei cittadini, e di Viareggio. Quando la vicenda del ponticello è esplosa sono stato il primo ad andare al Circolo Velico, a parlare con il presidente Massimo Bertolani. L’ho fatto, senza cercare vetrine, perché sono anche io un velista, e conosco bene quest’importante realtà sportiva, turistica e sociale capace di imprese eccezionali. D’altro canto ho apprezzato l’impegno del presidente del Pucciniano Fabrizio Miracolo per rafforzare il Festival. Il mio obiettivo era quindi cercare un dialogo che potesse conciliare le posizioni. Alla fine la vicenda è arrivata in tribunale, e a questo punto credo sia opportuno che la politica faccia un passo indietro".
Ad alcuni osservatori questa “neutralità“ è apparsa però più dialogante con l’amministrazione Del Ghingaro che con gli alleati della Lega. Anche in previsione delle future elezioni... "In questo caso i calcoli elettorali lasciano il tempo che trovano. Le situazioni complesse bisogna cercare di risolverle e non di complicarle. Per questo ho trovato inappropriata la visita al porticciolo a furor di telecamere del presidente Giani, nel bel mezzo della bufera. Alla fine che cosa ha aggiunto? È arrivato, ha scattato le fotografie, e se n’è andato".
Rompo gli indugi, Fratelli d’Italia sta immaginando o lavorando ad un progetto politico che coinvolga anche l’area civica della giunta Del Ghingaro? "Quello a cui dobbiamo lavorare è la costruzione di un progetto di centrodestra credibile agli occhi della cittadinanza per conquistare il governo della città. Limpidamente. E in quest’ottica credo sia normale confrontarsi anche con il mondo del civismo. Le esperienze amministrative durano cinque anni, al termine dei quali si tirano le somme, si pongono le idee per il futuro, si delinea il programma e ci si schiera. Io personalmente non sono un preclusivo, non c’è ragione per cui non dovrei non parlare ad esempio con Meciani o Salemi. Faccio invece più fatica con il Pd, perché abbiamo visioni molto diverse".
La Lega però lo è, preclusiva nei confronti degli attuali amministratori. Sarà difficile tenere insieme la coalizione? "Milito in un partito che a livello Provinciale ha il 35% delle preferenza, parliamo di un elettore su tre. Dunque sento di avere anche una grande responsabilità. L’esperienza di Del Ghingaro, che ho criticato quando non mi ha trovato d’accordo ma che ho anche apprezzato per alcune scelte, sta arrivano al termine. Bisogna prendere atto di questo e ricominciare un percorso per i prossimi cinque anni con il centrodestra unito, com’è giusto che sia. Portando tutti insieme idee nuove per lo sviluppo di Viareggio. E su questo sono disponibili a lavorare a giornate intere. E a proposito del fatto che non serve chiudersi su posizioni dogmatiche le dirò di più...".
Dica... "Avrei molto apprezzato la disponibilità della presidente della Fondazione Carnevale Marialiana Marcucci ad una eventuale candidatura per Viareggio. Perché la ritengo un’amministratrice valida, che in questi dieci anni ha lavorato intensamente per il Carnevale. E le persone valide vanno sempre ascoltate, senza preclusioni. Per il bene di Viareggio, ma anche del centrodestra".